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Euro, assalto alla Kinder

Boni: «Dobbiamo sfruttare il loro minimo errore»

ROSETO. «Da quando gioco non mi è mai riuscito di battere la Virtus Bologna, e ora che sono prossimo ai 39 anni mi accorgo che non mi restano molte occasioni per riuscirci, ecco perché mi piacerebbe compiere l'impresa oggi». Sono parole pronunciate da Mario Boni, l'uomo simbolo dell'Euro Roseto, l'eroe di mille battaglie cui non è mai riuscita l'impresa di superare quella Kinder che oggi si presenta al PalaSalara con il solito obiettivo, vincere per ribadire quella supremazia consolidata a suon di vittorie di prestigio: «La Kinder è la formazione più forte d'Europa. Ettore Messina è l'allenatore più bravo d'Europa - prosegue Super Mario - credo che queste due certezze bastino e avanzino per dare un'idea delle difficoltà cui andremo incontro questo pomeriggio. Ma proprio per questo dobbiamo provarci, nella consapevolezza che molto dipenderà anche dalla loro prestazione. Se noi saremo bravi, attenti, concentrati e pronti a sfruttare il loro minimo errore possiamo anche sperare di batterli, altrimenti si parlerà dell'ennesima vittoria di Golia contro Davide».
La settimana di allenamenti, tuttavia, lascia sperare in una prova gagliarda da parte dell'Euro: «Ci siamo allenati bene, con grande intensità. Ora la rosa è sufficientemente ampia e performante, e ci si diverte a vincere anche i classici cinque contro cinque quotidiani, cui tutti tengono», aggiunge il cecchino rosetano. Segno evidente che la bufera è passata ed è tornata la quiete: «La bufera non c'è mai stata, piuttosto parlerei di malintesi. Con il presidente i rapporti restano ottimi, l'ultima volta che abbiamo parlato è stato l'altro giorno. Ci piacerebbe regalare una bella soddisfazione anche a lui». Ma tutte queste voci sul passaggio di consegne non hanno disturbato l'ambiente? «Niente affatto - risponde Boni - seguiamo con interesse, come è normale che accada, le vicende che riguardano la società, ma non mi sembra sia il caso di preoccuparsi. Martinelli ha dato e ha vinto tantissimo, e ora è normale che sia un po' stanco, anche perché ha lavorato da solo. Sono vicende abbastanza normali in Italia, spero si arrivi ad una soluzione ottimale per tutti e che possa consentire ai rosetani di conservare la serie A1 a Roseto».
A tal proposito alla riunione in programma venerdì sera erano presenti, oltre al sindaco Di Bonaventura, al presidente della società, Domenico Alcini e al dirigente Nicola Mariani, la famiglia Cimorosi, Cordivari e D'Eugenio, mentre Ponzio è stato impossibilitato a intervenire in quanto a Milano per lavoro e lo sponsor Paterna, che ha dato la propria disponibilità a essere azionista di maggioranza, interverrà in un secondo momento. Il prossimo incontro è stato fissato agli inizi della prossima settimana.
Giorgio Pomponi
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