Il basket è forse l’ unico sport che riserva sempre delle sorprese. Ne è un esempio palese quanto sta facendo la De Vizia negli ultimi tempi. Un campionato alquanto altalenante, quello di quest’anno, in cui si passa dalla scomoda posizione di bassa classifica ad un posto nelle prime dodici, cioè in piena zona playoff. Posizione che, nonostante il passo falso commesso a Udine, si potrebbe mantenere fino alla fine del campionato. La squadra di coach Dalmonte sta dimostrando di poterlo meritare e sicuramente il reinserimento di Carlisle, dopo la travagliata situazione contrattuale ormai risolta, potrà migliorare il gioco offensivo.
L’avversario di oggi, pur non essendo più il team brillante dalle scarpette rosse, dove militavano giocatori come D’Antoni, Meneghin e che in passato ha portato Milano sulla bocca di tutta Europa, grazie ai tanti trofei vinti, non è certo da sottovalutare. Anche perché la suqadra è composta da elementi, come Bullock, che potrebbero da soli cambiare l’andamento delle partite. Andando indietro nel tempo e pensando a Milano, non posso fare altro che ricordare le cinque finali scudetto con Caserta. Di certo, oltre alla promozione in A1 con Avellino, l’esperienza sportiva più emozionante della mia vita. Soprattutto ricordo i diecimila tifosi che riempivano fino all’orlo il palazzetto. Bei ricordi che spesso passano per la mente e che a volte mi fanno chiedere se la nostra amata e cara Campania potrà ancora una volta conquistrare il tricolore. Certo che oggi non saremo in diecimila, anche perché scoppierebbe il Paladelmauro, ma come abbiamo spesso fatto in passato, saremo lì ad incitare i nostri ragazzi; anche perché, come dicevo inizialmente, ci sono in palio i playoff e sfido chiunque di voi a non desiderare di raggiungerli.
Tonino Tufano
L’avversario di oggi, pur non essendo più il team brillante dalle scarpette rosse, dove militavano giocatori come D’Antoni, Meneghin e che in passato ha portato Milano sulla bocca di tutta Europa, grazie ai tanti trofei vinti, non è certo da sottovalutare. Anche perché la suqadra è composta da elementi, come Bullock, che potrebbero da soli cambiare l’andamento delle partite. Andando indietro nel tempo e pensando a Milano, non posso fare altro che ricordare le cinque finali scudetto con Caserta. Di certo, oltre alla promozione in A1 con Avellino, l’esperienza sportiva più emozionante della mia vita. Soprattutto ricordo i diecimila tifosi che riempivano fino all’orlo il palazzetto. Bei ricordi che spesso passano per la mente e che a volte mi fanno chiedere se la nostra amata e cara Campania potrà ancora una volta conquistrare il tricolore. Certo che oggi non saremo in diecimila, anche perché scoppierebbe il Paladelmauro, ma come abbiamo spesso fatto in passato, saremo lì ad incitare i nostri ragazzi; anche perché, come dicevo inizialmente, ci sono in palio i playoff e sfido chiunque di voi a non desiderare di raggiungerli.
Tonino Tufano