MILANO — L'Olimpia non cambia e va avanti così. Gli echi del mercato di Varese e soprattutto di Imola, diretta concorrente nella lotta per non retrocedere, che si è assicuarata i servigi di Shane Heal, non smuovono la dirigenza milanese. Anche se nella trasferta bolognese Faina ha potuto ruotare solo sette uomini, lasciando sempre in panca Sankes nonostante la carestia di centri, la società sembra intenzionata a non andare sul mercato. La decisione è legata ai tempi di rientro di Slaven Rimac. Grazie all'operazione subita la scorsa settimana, l'ala slava potrebbe tentare un prodigioso, quanto fulminante, rientro dopo la rottura del menisco mediale, ridotta in artroscopia. Una convalescenza alla Franco Baresi o alla Pirmin Zurbriggen, campioni capaci di tornare alle competizioni dopo sole due settimane da un intervento al menisco. Per Rimac i tempi potrebbero essere più vicini ai venti giorni. Vale a dire, calendario alla mano, che i tifosi potrebbero rivederlo sul parquet nel match casalingo del 2 aprile contro la Kinder di Ettore Messina. Grazie allo stop imposto all'Adecco dal riposo nella 12esima giornata, Rimac salterebbe solo un'altra partita: il derby contro Cantù che si giocherà regolarmente domenica prossima a partire dalle 17. La Rai e l'Olimpia hanno infatti smentito la notizia circolata ieri di un possibile anticipo televisivo al sabato. Con i brianzoli dovrebbe finalmente rientrare Stefano Rusconi, un po' bistrattato e denigrato negli ultimi tempi, ma certamente molto più utile contro gli avversari di turno che in tribuna a fare da spettatore.
Maurizio Trezzi
Maurizio Trezzi