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Myers sale in cattedra

Mabo Livorno-Wurth Roma 84-100

Mabo: Sambugaro 7, Elliott 16, Conley 25, Autry 7, Barlow 3, Radojevic 2, Giachetti 18, Garri 2, Santarossa 4. Ne: Pierich.
Wurth: Allen 26, Tonolli 6, Righetti 15, Myers 36, Callahan 3, Handlogten 8, Marcaccini, Zanelli 2, Masper 4. Ne: Santolamazza.
Arbitri: Cerebuch e Pozzana.
Note - Tiri liberi: Mabo 22/26, Wurth 19/21. Usciti per cinque falli: Elliott a 38'25«. Tiri da tre: Mabo 6/28, Wurth 17/26. Rimbalzi: Mabo 27, Wurth 36.
LIVORNO — La partita vera è durata poco meno di 4'. A quel punto la Mabo era ancora sul 12-14, ma Roma stava scaldando il motore e Myers, ispirato come spesso gli accade, e massime contro Livorno, ha infilato uno dietro l'altro tre tiri dall'arco dei 6.25 che hanno mandato letteralmente in tilt i livornesi precipitandoli pian piano al 19-33 del primo tempino che era già il segnale di quale indirizzo avrebbe preso la partita. Perchè la Mabo aveva lottato, aveva cercato anche di rimontare, ma era sempre stata ricacciata indietro dal Carlton nazionale, da Allen e, pensate un po' anche da Masper. Il fatto è che la squadra sembrava un tantino fuori giri atleticamente con i romani che correvano il doppio e saltavano il triplo e non ci coglievano assolutamente da tre punti, da dove cioè hanno fatto le loro fortune nelle giornate vincenti. Nel secondo parziale l'andazzo non è cambiato, Sambugaro e soci hanno continuato a «spadellare» con incredibile continuità e Roma a realizzare con percentuali folli. Partita già chiusa all'intervallo insomma e il timore di una grave debacle anche sul piano del punteggio che avrebbe ulteriormente pregiudicato un futuro già nero. Fortunatamente la Wurth ha calato un tantino l'intensità del suo gioco, la Mabo ha avuto una reazione di nervi e rabbia guidata prima da Santarossa e quindi da un encomiabile Giachetti e la temuta disfatta non c'è stata. C'è stata però la sconfitta ed ora la situazione in classifica è davvero brutta. Forse non irrimediabile, ma sicuramente difficilissima. Non tanto, o non solo per il calendario niente affatto facile quanto perchè la squadra è apparsa sulle gambe, con poche idee e confuse e senza la necessaria rabbia agonistica in alcuni dei suoi uomini più importanti. Il che non è certo incoraggiante.
Lorenzo Gremigni
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