ROSETO. Mario Boni è chiaro: «Avevo detto che la partita si poteva decidere con un'eventuale prestazione negativa della Kinder. Purtroppo, loro nel primo quarto hanno tirato con 7/11 da tre, hanno punito qualunque nostro aiuto difensivo: è chiaro che in questo modo è praticamente impossibile recuperare un gap così già dall'inizio, soprattutto se gli avversari che ti trovi di fronte si chiamano Ginobili, Rigaudeau o Jaric».
«Abbiamo fatto un buon primo quarto», è invece l'analisi del coach, Bruno Impaloni, «poi abbiamo beccato un parziale che è partito da una schiacciata fallita di Swinson, con canestro più fallo per loro sul ribaltamento dell'azione. Così da un possibile -5 ci siamo portati a -10 e lì è stato un break che non siamo mai riusciti a recuperare. Segnare 46 punti alla Kinder in 2 quarti, penso che sia un'impresa riuscita a pochi negli ultimi anni. I ragazzi hanno lottato con il coltello tra i denti per cercare di tenere testa alla Kinder; e questo può essere un buon biglietto da visita per le prossime 3 gare».
f.ce.
«Abbiamo fatto un buon primo quarto», è invece l'analisi del coach, Bruno Impaloni, «poi abbiamo beccato un parziale che è partito da una schiacciata fallita di Swinson, con canestro più fallo per loro sul ribaltamento dell'azione. Così da un possibile -5 ci siamo portati a -10 e lì è stato un break che non siamo mai riusciti a recuperare. Segnare 46 punti alla Kinder in 2 quarti, penso che sia un'impresa riuscita a pochi negli ultimi anni. I ragazzi hanno lottato con il coltello tra i denti per cercare di tenere testa alla Kinder; e questo può essere un buon biglietto da visita per le prossime 3 gare».
f.ce.