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La salvezza è servita per la Snaidero

Con la sconfitta della Fillattice è matematica anche in caso di arrivo a tre a 24 con la Mabo

Una salvezza servita con la squadra a riposo. Anche se non era l’obiettivo stagionale, è pur sempre un primo risultato per la Snaidero. Il presidente Edi, alle prese con la Fiera di Milano e oggi in Lega con il gm Giancarlo Sarti per l’assemblea del dopo Madrigali, della serie A a 16 squadre e dei parametri d’ingresso, saluta con compostezza il traguardo.
«In buona sostanza è fatta – dice –, senza andare a cercare tante combinazioni del diavolo. Alla fine di una stagione difficile e tribolata abbiamo rimesso le cose a posto e per il terzo anno consecutivo abbiamo assicurato a Udine la massima serie e continuità al Progetto. In condizioni come le nostre c’è pure chi è retrocesso, com’è successo alla Scavolini quando proprio Esposito l’ha lasciata a metà stagione e poi Pesaro è rimasta in A2 per due campionati. È chiaro che non sono contento di com’è andato questo torneo per noi, ma non ce l’ho con alcuno. Ora parlaremo anche di quel che non è andato bene quest’anno per migliorare nel prossimo. La prima cosa è essere salvi, vincendo altre due partite forse possiamo dire ancora qualcosa».
Un bel sospiro di sollievo tira il gm Sarti: «Almeno questa domenica la famosa dea bendata, che ci vede molto bene, ci ha dato un’occhiata. Sarebbe stato ingrato che, visto il nostro campionato, ci fossimo ritrovati a lottare per salvarci fino all’ultima giornata. Con alcuni risultati avevamo già dimostrato di meritare la massima serie. Vuoi per problemi di carattere vuoi per infortuni, però, non siamo riusciti a fare i punti in più che ci avrebbero consentito di essere già nei play - off. Comunque, la salvezza ormai era diventata l’obiettivo ed è raggiunta. Ora pensiamo a fare più punti possibile nel rush finale per regalare ancora qualche fiammata d’entusiasmo al nostro pubblico. Poi, ci dedicheremo a ricostruire con pazienza, più capacità e fortuna».
Il più cauto nel commentare i risultati della domenica è il vicepresidente Alessandro Zakelj, il Richelieu della Snaidero basket e azienda. «Ho preso atto con soddisfazione che Imola non può fare più di 24 punti». Il suo primo pensiero, però, è stato a un arrivo a più squadre a quella quota. Anche nel caso si aggreghi la Mabo Livorno, attuale fanalino di coda assieme alla Fillattice, la Snaidero sarebbe comunque salva. I labronici, infatti, sono sotto per 2-0 nei confronti con Imola e sarebbero ultimi con 2 soli punti nell’eventuale classifica avulsa. Arrivi con ancora più squadre a 24 sono possibili, ma difficili da ipotizzare. Comunque, in casa arancione non guasta un po’ di ottimismo in vista del rush finale.
Intanto, oggi il presidente e il gm presenziano in Lega all’assemblea che darà forse un volto al successore di Madrigali e approverà la riforma della serie A e i parametri d’accesso, su cui però Martinelli da Roseto dà già battaglia.
Valerio Morelli
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