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Tiro Libero di Tonino Zorzi

In Eurolega è urgente tornare alla formula dei play-off

Mi fa piacere leggere che ci sono società che si ispirano al modello Benetton, cosa già da noi tante volte indicata come la via migliore allo scopo di raggiungere i migliori risultati, unendo investimenti economici e tecnici. Economici con la ricerca di appassionati co-partner, uniti all'"alma mater" di Ponzano; tecnici con la costruzione di staff con a capo ottimi allenatori, supervisionati da un direttore generale, Gherardini, in contatto continuo con il presidente Buzzavo.
Non è necessario aggiungere chi stia al piano di sopra, ma si sa che è uno che lavora come il primo tassello del piano terra. Tutto ciò, ora, viene rimesso in gioco, per l'amor di Dio!, solo per risultato, ciò che il tifoso vuole, in quanto De Coubertin era sì un'ottima persona e il suo "credo" rimane buono per tante discipline, ma nell'Eurolega 2002 è più importante vincere uccidendo magari anche il fratello, così come avviene nel girone delle tre italiane e del Barcellona.
Spieghiamo il precedente: Treviso perde, per una quantità di piccole cose, di uno a Barcellona; poi, per un'altra quantità riguardante soprattutto la difesa, più largamente anche a Pesaro; stravince in casa con i catalani, ma la Fortitudo, tirando fuori al meglio l'orgoglio e un trio di quei campioni che riempiono il proprio roster, vince a Pesaro e aspetta, contrariamente a come avrebbe fatto in caso di sconfitta, la Benetton per un disperato tentativo di ribaltare l'esito dell'incontro, dato per scontato da tutti. La vita sportiva e "pasionaria" fortitudina la conoscono e l'invidiano in molti, la vittoria è l'unica cosa che può lenire, saturare o ingrandire ferite interne dolorosissime, da qui alla fine della stagione. Per cui, la gara con i trevigiani bisognerà considerarla, in ogni caso, durissima e piena di ostacoli.
Ma cosa dovrebbe succedere? Che il Benetton venga sconfitto di trenta e, contemporaneamente, la Scavolini esca vittoriosa da Barcellona. Probabile non credo, forse possibile, chissà, tutto è possibile e lo dicono anche le fiabe! Personalmente non ci penserei nemmeno, ma questi quarti, così come sono stati strutturati, non mi piacciono per nulla, preferisco sempre i play-off; e poi ci sarà identica data di effettuazione, stesso orario, o una squadra saprà già il risultato dell'altra? Mi auguro che società che investono e gettano un gran bel po' di denari, siano essi dollari o euro, vengano considerate alla stregua di altre.
Anche considerando solo separatamente le due squadre, le vediamo molto simili, anche se non per la scelta delle soluzioni. I trevigiani amano aprire l'area per l'inserimento degli esterni come Nachbar, Edney, Chikalkin ed ora anche Bell, con in più la mina vagante Bulleri che può essere guastatore, realizzatore, marcatore e qualche volta aiutare anche il custode a chiudere e a sistemare le seggiole! I bolognesi discutono ancora sul play-maker: ora che si è fermato per un po' Basile, le colpe, solo le colpe, sono tutte di Goldwire che però punge da tre, ma uno come Fucka è difficile da tenere per tutti, siano essi Garbajosa, Marconato o Nicola, ma Meneghin e Milic, altro uomo volante, Marcelic dal tiro mortifero e Savic anche lui da tre, saranno così facili da marcare? Allora, aspettiamo e speriamo che anche i due telecronisti, qualsiasi essi siano, ce la facciano godere questa ennesima lotta tra Montecchi e Capuleti!
Fonte: Il Gazzettino
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