"Di certo c'è solo una cosa, chi vorrà vincere qualcosa in Italia dovrà fare i conti con noi. Con Milano". Il vocione di Jasmin Repesa arriva forte e chiaro. Come le sue intenzioni di rimettere in careggiata un'Olimpia uscita a pezzi dall'ultima stagione. Che ha generato un repulisti totale. Sono cambiati quasi tutti i giocatori (Gentile e Cerella gli unici superstiti) è cambiato l'allenatore. La scelta dell'EA7 - che si è radunata ieri e nei prossimi giorni si trasferirà a Bormio - è caduta sul tecnico croato, vecchia conoscenza dei parquet italiani. Voce alta, obiettivi chiari. Bentornato in Italia Repesa. Le è mancato il nostro paese? "Sono molto felice. In Italia ho vissuto stagioni importanti, ho bellissimi ricordi. E poi Milano è il top, un club storico, una squadra cresciuta tantissimo negli ultimi anni, una proprietà forte. Sono qua per aiutarla a fare un passo avanti". Due sole conferme, Gentile e Cerella. Che Olimpia è uscita dal mercato? "Avremmo voluto tenere con noi anche Melli ma non è stato possibile. Pensiamo di aver costruito una squadra che sta bene insieme, equilibrata, con professionisti veri, che hanno fame di vittoria e voglia di crescere. Una squadra che deve pensare solo a lavorare e a nient'altro''. Quando ha lasciato Treviso, nel 2011, Alessandro Gentile era un talento di 18 anni appena sbocciato. Dopo quattro anni che giocatore ritrova? "Una stella che ha margini di crescita, sia in campo sia fuori. Ha solo 22 anni, è il nostro capitano e il nostro leader. La squadra è stata costruita attorno a lui". Basket, ecco la nuova Olimpia Milano. Il coach: Uomini veri per lo scudetto" Condividi Una squadra affidata ad un regista italiano. Cinciarini. "Non sarà il solo, in quel ruolo abbiamo anche Lafayette (che sarà operato al menisco e starà fuori un mese, ndr) e Jenkins. Andrea è un giocatore di squadra, magari non di primissimo livello come talento ma con tanta leadership. Mi è piaciuto molto il colloquio che ho avuto con lui, è super motivato, ha davanti la grande occasione della sua carriera e sono sicuro che non se la lascerà sfuggire". Sfumato Datome è arrivato Hummel e con lui Simon che lei conosce molto bene? "Speravamo di convincere Datome, non ci siamo riusciti ma non ci fasciamo la testa per questo. Hummel l'ho visto in Spagna quando allenavo Malaga. E' un 3 che può giocare anche da 4, somiglia a Datome anche se è meno tiratore. E' un ragazzo tosto, che gioca per la squadra. Ha un ottimo tiro da fuori, proveremo a tirargli fuori anche qualcos'altro. Simon è un grande talento, uno che capisce il gioco, molto atletico". Sotto canestro è tornato Gani Lawal e sono arrivati McLean e Macvan. "Potremmo aggiungere qualcosa perché Lawal è stato operato ad un mano e ne avrà almeno per un mese. McLean in Germania ha fatto cose importanti, può ricoprire due posizioni, in Italia sicuramente giocherà da 5. E' un combattente, può fare tante cose e anche lui come altri ha margini di miglioramento. Macvan è un po' diverso, capisce il gioco, non è atletico come McLean ma possono completarsi bene". Basket, Repesa e la nuova Milano: ''Gentile il nostro leader, ci riprenderemo lo scudetto'' La nuova Olimpia Condividi Cosa promette ai tifosi? "Sono sicuro che non rimarranno delusi, questa squadra darà tante soddisfazioni. Al nostro pubblico chiedo solo di restare numeroso come lo scorso anno". Che serie A ritrova? "Dispiace non trovare da avversarie Fortitudo, Treviso e Roma. Rispetto a quando sono andato via ci sono comunque realtà nuove molto forti. Sassari ha vinto lo scudetto, Venezia è da primi posti, Reggio Emilia sta facendo meglio ogni anno. Quella italiana resta una lega molto competitiva ed equilibrata, ci sono almeno 5-6 squadre che possono lottare per il titolo''.
Nicola Apicella