Terran Petteway ha trascorso gli anni al college divisi tra Texas Tech e University of Nebraska, ha giocato la Summer League con gli Hawks, poi la G-League nella succursale dei Pacers, infine l’arrivo in Europa, a Pistoia. Qui trova la giusta dimensione e può esprimersi al massimo delle sue capacità, ne sono tutti testimoni quando stabilisce un career-high da 43 punti con 10 triple nella gara con Trento. Disputa anche un turno di play-off ad alti ritmi. In seguito si sposta in Francia dove vince il “Match des Champions” da protagonista, questo gli vale anche il titolo di MVP della competizione. Breve parentesi in Grecia al PAOK e ritorno nella terra che lo ha lanciato al professionismo, l’Italia. Sassari nell’anno della finale Scudetto e della vittoria in Europe Cup, ma senza vederlo protagonista.
Il ritorno del figliol prodigo avviene nell’estate 2019, Pistoia punta nuovamente su Petteway, classe 1992 e con una voglia di riscatto enorme. La sua fame e il suo talento hanno un solo obiettivo: trascinare Pistoia alla salvezza, con uno sguardo sempre all’ultimo posto buono per i play-off Scudetto. Il giocatore nato a Galveston sta tenendo alto il morale dei toscani grazie alle incredibili doti di scorer, che si confermano tali quando firma il suo season-high da 32 punti; quando indossa la maglia di questa squadra, sente di essere il padrone del gioco. Le sue medie parlano chiaro: 16.3 punti, 4.3 rimbalzi, 3 assist e contro Pesaro il 22 Dicembre, ha giocato la sua miglior partita stagionale.
Personalità da vendere, grazie anche al carattere frizzante e un tiro dalla lunga gittata, rendono l’ala americana l’uomo giusto a cui affidare le chiavi di Pistoia
Testo a cura di Edoardo Pollero di Overtime basket