9 febbraio 2020. Trento-Cantù, ventiduesima giornata del campionato di LBA 2019-2020. Questa l’ultima gara ufficiale dei biancoblù, poi il blocco definitivo del campionato. È da più di sei mesi, dunque, che Cantù non disputa una partita ufficiale. Tanta è la voglia di ricominciare e ora, finalmente, si torna a giocare. Perché oggi è vigilia di Cantù-Milano. O meglio, oggi è vigilia di A|X Armani Exchange Milano-Acqua S.Bernardo Cantù e si gioca al Mediolanum Forum di Assago. A porte chiuse. Questa sarà la prima sfida della Eurosport Supercoppa 2020, in cui Cantù è stata inserita - insieme a Brescia, Varese e, appunto, Milano – nel Girone A della manifestazione. Si disputeranno gare di andata e ritorno, per quattro gironi da quattro squadre ciascuno. Alla fase successiva passa solo un team per girone. Poi, a Bologna, la Final Four in programma dal 18 al 20 settembre.
Sull’imminente impegno ufficiale dell’Acqua S.Bernardo si è espresso coach Cesare Pancotto (nella foto), il quale ha così presentato l’evento e l’attesa sfida con Milano:
«Si ritorna a giocare dopo tanti mesi di sacrificio e di attesa. C’è la voglia di misurarsi e di verificare come sta procedendo il lavoro che sinora abbiamo svolto, dando un senso a ogni partita che affronteremo».
«Iniziamo con la corazzata Milano, che ci permetterà di vedere prima di tutto sin dove è arrivato il nostro lavoro e, poi, di capire che tipo di difficoltà incontreremo non solo in Supercoppa ma anche in campionato. Difficoltà, preciso, che devono aiutarci a crescere».
«Non dobbiamo aspettare la partita perfetta. Ma dobbiamo, invece, evidenziare sin da subito durezza mentale e personalità di squadra. Dico questo perché è quello che sto cercando di inculcare ai miei giocatori in queste settimane: indossano una maglietta importante, quella della Pallacanestro Cantù, che ci deve far sentire l’orgoglio di appartenenza, tanto più iniziando con un derby».
«Il girone è tosto, però mi piace. Mi entusiasmano le difficoltà. Affrontare subito delle squadre lombarde, dei derby, ti dà una misura di che campionato tosto sarà. Affrontare squadre forti come Milano, Brescia e Varese ci darà poi una dimensione, per il prosieguo del nostro lavoro».