Intervistato da Fabrizio Fabbri sul “Corriere dello Sport”, Stefano Sacripanti ha parlato della “Missione Impossibile” chiamata salvezza raggiunta dalla sua Givova Scafati: “Qui il messaggio dove c'era scritto conquistare la salvezza non si è autodistrutto come nel film. Non chiamiamola missione impossibile, piuttosto diciamo che quando sono arrivato la situazione era abbastanza difficile sotto tanti punti di vista. In Campania, dove ho allenato per 11 stagioni, non esiste mai una via di mezzo. C'è il nero, c'è il bianco ma il grigio no. Così, o si è esaltati oltre ogni limite o la depressione rischia di travolgerti. Quando sono subentrato a Caja, un ottimo coach e con le idee chiare, ho trovato un ambiente con il morale sotto le scarpe ed una squadra che andava per i fatti suoi”.
Come ha fatto Sacripanti a risollevare la Givova? “In palestra all'inizio c'era poca partecipazione, quasi un senso di rassegnazione. Ci siamo parlati, confrontati e la decisione è stata quella di dare ai giocatori maggiori responsabilità, liberarli mentalmente, tatticamente e tecnicamente. Insomma, rimetterli come protagonisti del gruppo in campo. Io sono stato il terzo allenatore della stagione, e non offendo nessuno se dico che la squadra che ho trovato non era la mia. In questi casi serve trovare un punto d'incontro, così è stato. Alla fine il meccanismo ha ripreso a girare”.
Scafati è stata trainata da un leader assoluto come Logan: “Lui è un fuoriclasse di quelli con la effe maiuscola. Ha 40 anni, ma sa gestirsi. La decisione è stata quella di ridurre il suo minutaggio: una volta fatto però è cresciuto il suo rendimento offensivo. Non serviva spremerlo, piuttosto averlo al momento giusto nel posto giusto”.
Da esaltare comunque anche l’anima italiana della squadra: “Ragazzi con cuore, attributi e tanta tecnica. Ci hanno dato sostanza. Imbrò ha giocato un'ultima partita da campione, Rossato ha dimostrato cosa vuol dire voler uscire dalla comfort zone della A2 e mettersi alla prova al piano di sopra. Non dimentico gli altri. Ognuno ha fatto il suo".