Con un post sui propri canali social, il Banco di Sardegna Sassari ha salutato Ousmane Diop.
Un antico proverbio senegalese afferma che è ๐ค๐ช๐ฆ๐ค๐ฐ ๐ค๐ฉ๐ช ๐จ๐ถ๐ข๐ณ๐ฅ๐ข ๐ด๐ฐ๐ญ๐ต๐ข๐ฏ๐ต๐ฐ ๐ค๐ฐ๐ฏ ๐จ๐ญ๐ช ๐ฐ๐ค๐ค๐ฉ๐ช.
I suoi occhi hanno sempre parlato, hanno sempre trasmesso un’emozione, in campo con i compagni, con i bambini, con le famiglie e i tifosi.
Sono stati però il suo cuore, il suo modo di giocare, il suo modo di essere un giocatore della Dinamo a lasciare il segno, a trasmettere quel senso di appartenenza proprio della sua storia, del suo sogno di diventare giocatore e uomo. Lo ha fatto con semplicità, con il sorriso sulle labbra, lottando, crescendo, passando dei momenti molto duri, reagendo. Diventando un esempio.
L’arrivo nel 2018, le esperienze prima a Cagliari poi a Torino, una prima apparizione fugace nel roster della finale Scudetto del 2019, gli infortuni, la sofferenza, l’esaltazione nella serie playoff con Venezia nel 2022, dove è stato autentico protagonista.
Un anno difficile, la fascia di capitano in campo, le responsabilità, il non riuscire a dare quello che avrebbe voluto. Sempre però con il desiderio di unire e compattare il gruppo, con la consapevolezza di chi sa cosa rappresenta.
Il basket a volte ti mette di fronte a scelte diverse, ti fa prendere altre strade, non ti permette di essere sentimentale. Ma i suoi occhi non saranno mai quelli di un avversario, non saranno mai occhi avidi, arroganti, irriconoscenti.
In quegli occhi c’è rispetto, gentilezza, paura e incanto e per quanto uno cerchi di arrivare al fondo, quella profondità non avrà mai fine, anche ad occhi chiusi avremo la percezione che lui sarà sempre uno di noi.
๐๐ง ๐๐จ๐๐๐ ๐๐ฅ ๐ฅ๐ฎ๐ฉ๐จ ๐๐ฎ๐ฌ๐ฆ๐๐ง๐!
Fonte: Sito Uff. Dinamo Basket