Intervistato sui quotidiani locali veneti, Francesco Vitucci ha descritto le sue sensazioni in questo momento della stagione: “Vi confesso che ho la giusta dose di eccitazione. Innanzitutto sono contento che, grazie allo sforzo della società, del Consorzio e di Giofrè, siamo riusciti a conservare uno zoccolo duro di giocatori che, oltretutto, sono stati molto felici di restare a Treviso. Ripartire da un po' di facce conosciute è senz'altro meglio, inoltre i nuovi arrivati li conosco bene, quindi penso che tutto ciò sia un buon viatico per la prossima stagione”.
Adesso il progetto della NutriBullet punta alla continuità: “Assolutamente. Vorremmo proseguire sulla scia della seconda parte dello scorso campionato, anche perché il livello tecnico del campionato è alto, le squadre sono competitive e pertanto questo è un torneo assai duro. Per questo dico che avere una buona base di ripartenza per noi sarà fondamentale”.
Vitucci scherza anche sul chi scommetterebbe quest’anno: “Su di me... (ride, ndr). Ma più che scommettere direi che abbiamo voluto puntare sulla crescita di alcuni dei giocatori rimasti e sul contributo di quelli nuovi. Abbiamo cambiato anche l'assetto di squadra, in passato c'era sempre un play americano standard, ora abbiamo un perimetro dalle mani decisamente importanti”.
Quale sarà l’obiettivo stagionale della NutriBullet? “A parte le prime, tutti dicono salvezza tranquilla: sarebbe troppo facile. Chiaro, restare in serie A è la prima cosa, tuttavia una squadra deve porsi un obiettivo: la sua definizione io ce l'ho già in mente ma vorrei condividerla con la squadra. L'idea ad ogni modo è di essere competitivi contro tutti: è chiaro che si vince e si perde ed il risultato dipende da tante cose, ma mi stuzzica il fatto di riuscire a giocarcela con chiunque. Quindi non essere arroganti ma nemmeno in soggezione. Se riusciremo ad essere competitivi i risultati prima o dopo dovranno arrivare”.