Germani Brescia 96
Urania Milano 85
(21-29;24-11;23-25;28-20)
Germani Brescia: Ivanovic 15, Della Valle 3, Rivers 13, Ndour 8, Bilan 14, Burnell 15, Dowe 13, Mobio 8, Cournooh 7, Pollini ne, Reghenzi ne, Tonelli ne.
Urania Milano: Amato 11, Cavallero 14, Gentile 19, Leggio 11, Udanoh 4, Cesana 18, Pagani 5, Maspero 3, Anchisi, Solimeno ne.
Arbitri: Quarta, Chersicla, Castellano.
La Germani Brescia, nella prima amichevole precampionato, regola l’Urania Milano di Alessandro Gentile. In una gara dove il punteggio veniva azzerato ad ogni quarto, la Germani Brescia disputa una partita intensa e probante, contro un’Urania Milano aggressiva e mai doma.
Il primo quarto è a favore della compagine meneghina. L’Urania, infatti, gioca con la mente libera affidandosi ai ritmi di gioco dettati da Amato, abile nelle letture offensive a cercare la soluzione migliore. La Germani, dal canto suo, reduce da due giorni di lavoro intenso nel ritiro di Ponte di Legno, mostra grande applicazione nel mettere in pratica i concetti tattici di coach Giuseppe Poeta e voglia di condividere il pallone. Tuttavia sono gli ospiti ad avere maggiore smalto in attacco e, trascinati dalle ottime percentuali da oltre l’arco, toccano le 8 lunghezze di vantaggio, mentre Brescia si mantiene in linea di galleggiamento mediante le iniziative di Ndour, dentro il pitturato, e le mani bollenti di Della Valle ed Ivanovic.
La seconda frazione, come lecito attendersi, vede una Germani cambiare volto nella metacampo difensiva. Brescia alza l’intensità nella protezione del proprio ferro, costringendo l’Urania a perdere numerosi palloni in fase di costruzione. Rivers e Bilan sono un fattore nel pitturato, dove non solo fanno incetta di rimbalzi, favorendo le rapide ripartenze in transizione di Ivanovic, ma anche a chiusura dell’area, dove frappongono il corpo a fronte di una fisicità importante come quella di Gentile e Udanoh. Il centro di Sebenico, però, diventa presto, una spina nel fianco della difesa avversaria, guadagnando numerosi falli e aprendo varchi per Ivanovic e Burnell, che penetrano al ferro. Milano fatica ad incidere e la Germani conquista il parziale.
Alla ripresa delle ostilità a regnare è l’equilibrio. Entrambe le formazioni, infatti, giocano punto a punto affrontandosi a viso aperto e senza esclusione di colpi. Il ritmo della gara si alza e, questo, porta le squadre a gestire tanti possessi e seconde opportunità. L’Urania prova a mettere la freccia con Cesana, tagliente soprattutto nel tiro da tre punti, ed il tandem formato da Leggio e Cavallero, solidi e puntuali nell’economia della pallacanestro di coach Marco Cardani. Rivers e Dowe caricano i compagni e l’ambiente, sfornando una prestazione di grande qualità e quantità, specialmente in zona d’attacco, dove i due statunitensi hanno fatto il vuoto nel terzo quarto.
Negli ultimi dieci minuti la Germani parte forte con Ivanovic e Burnell, mettendo il giusto atteggiamento in entrambi i fronti del campo e tentando di dare lo strappo decisivo alla partita. Tuttavia Gentile e Cesana mantengono vivo un ultimo barlume di speranza per i viaggianti. La Germani, forte di maggiore talento, e di un Burnell ancora decisivo, in compartecipazione di Bilan, chiude l’incontro.