Rassegna Stampa

Vanoli Basket Cremona, il presidente Vanoli a tutto campo: "I giocatori è come se fossero miei nipoti. Il PalaRadi? Potevo lasciarlo, ma ho voluto restare per la città"

Il numero uno del club lombardo è stato intervistato su "La Provincia"

Aldo Vanoli

Intervistato da Lucilla Granata su “La Provincia”, il presidente della Vanoli Basket Cremona, Aldo Vanoli, ha parlato di ciò che lo spingi da tanti anni ad investire nel club: "Da sempre, nella voglia di costruire qualcosa per i giovani. Noi dall'inizio e ancora oggi, abbiamo dei giocatori che vengono a giocare a Cremona, perché sanno che qui troveranno spazio e possibilità di crescere e mettersi in mostra. È un'opportunità molto importante”.

Aldo Vanoli è famoso per aver trattato sempre I suoi giocatori come fossero dei nipoti: “Sono fatto così, ma devo dire che è un atteggiamento che mi ha regalato pochissime delusioni e tantissime soddisfazioni. Le faccio un esempio. I giocatori che sono andati via l'anno scorso, non dico tutte le settimane, ma mi scrivono spessissimo. Con i giocatori italiani si è instaurato quasi ogni anno questo rapporto, ma spesso anche con gli americani. Travis Diener è una di quelle. Siamo sempre rimasti in contatto. Per me i rapporti umani sono sempre stati fondamentali. E mi fa piacere vedere che si ricordano di me. Anche solo con un semplice: 'come stai pres'?. Gli americani non sono abituati a trovarsi in famiglia, restano spiazzati dalla nostra accoglienza. Ma io sono sempre stato qui a disposizione di tutti. È vero che è ogni anno più impegnativo, ma va bene così alla fine. È una società dove il socio sono solo io, ma ho ancora tanta passione, anche se diventa davvero molto pesante”.

Vanoli ha anche rivelato dell’opportunità non troppo remota di voler abbandonare il PalaRadi: “Le confesso che il pensiero c'è stato, e anche l'opportunità . L'anno della prima promozione mi avevano offerto un grosso affare. Qui vicino a casa mia, a Soncino. Logisticamente avrebbero potuto venire a giocare qui da Bergamo, Orzinuovi e Crema. Avrei costruito su un'area che mi concedevano per 99 anni. Insomma, era un affare davvero. Ma ho voluto restare a Cremona perché non volevo fare un torto alla città. La Vanoli è la squadra di tutti e la Serie A è giusto che rimanga con una vetrina cittadina”.

Infine un nuovo parere sulla nuova Vanoli? “Mi sembra un bel gruppo onestamente, ma sapete che io non mi intendo di basket, solo di persone. Non ci metto mai il naso nelle cose tecniche. Per quello c'è il coach che ha tutta la mia fiducia. Io mi limito a godermi la squadra quando come ieri, viene qui a Soncino a fare allenamento. Mi piace averli qui. Si fermano a cena, conoscono tutta la mia famiglia E il piccolo miracolo si ripete…”

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