Intervistato da Luca Aquino sul “Corriere di Bologna”, Will Clyburn ha parlato delle sue sensazioni dopo la Frecciarossa Supercoppa: “Sono state le prime due partite quasi al completo e penso che la squadra sia andata bene. La cosa più importante è che abbiamo lottato, siamo stati duri. Nei momenti cruciali della finale non abbiamo capitalizzato alcune possibilità”.
A che punto è la costruzione della chimica di squadra? “Sono state le prime due partite quasi al completo e penso che la squadra sia andata bene. La cosa più importante è che abbiamo lottato, siamo stati duri. Nei momenti cruciali della finale non abbiamo capitalizzato alcune possibilità”.
L’ambientamento alla Virtus procede a gonfie vele: “Mi hanno accolto a braccia aperte e semplicemente voglio essere me stesso. Voglio essere un leader, anche vocale, una guida per i ragazzi più giovani. Farò tutto ciò che serve per aiutare questa squadra ad avere successo".
Clyburn viene definito un “topo da palestra”: “È qualcosa trasmessa da mio padre fin da piccolo. Non c'era un giorno che non fosse in palestra, il sabato ci rimaneva dalle 10 di mattina alle 7 di sera e pranzava lì, sempre a giocare a basket. Un esempio per me e i miei fratelli".
L’americano si trova gioca molto bene nella città felsinea: “La mia famiglia e io la adoriamo. È più piccola di Istanbul e non così caotica, si può raggiungere in venti minuti ogni posto in cui vuoi andare invece che in un'ora”.