Intervistato da Fabrizio Fabbri sul “Corriere dello Sport”, Peppe Poeta ha parlato della sua prima volta da head coach con 118 punti segnati in Brescia – Varese: “Sono sincero, non immaginavo minimamente un esordio del genere. Capiamoci, sono arrivato a ridosso della sfida contro Varese ottimista perché avevo il polso della squadra dopo gli ultimi allenamenti. Varese, su questo ci eravamo preparati, è una squadra che può accendersi in ogni momento. Siamo stati bravi a leggere. tutti i giorni. In attacco le cose sono andate veramente molto bene. Però non sono contento di come abbiamo difeso nei primi due quarti. Subire 52 punti in 20 minuti non va bene. L'ho detto ai ragazzi e su questo dovremo lavorare perché domenica ci aspetta la trasferta a Scafati, che pure ha iniziato bene, vincendo a Sassari. Quindi ora Varese e l'esordio sono alle spalle. Faccio il pompiere e getto acqua sul fuoco dell'entusiasmo perché dalle stelle alle stalle è un attimo”.
Come ha vissuto Poeta la viglia di questa partita? “Le sensazioni sono state simili a quelle che vivevo da giocatore a poche ore da una partita. Ho dormito tranquillamente e mi sono concentrato sugli ultimi dettagli. Certo quando ero in canottiera e pantaloncini l'attenzione era su di me e sulla mia performance. Qui ho raccolto le idee per trasmetterle poi ai ragazzi. Ho accanto uno staff di cui mi fido, molto preparato e questo aiuta”.
Per Poeta ci sono anche i primi ringraziamenti: “Mi ha chiamato Pozzecco dopo la gara e ci siamo fatti qualche risata, come succede sempre quando parlo con lui. Grazie però voglio dirlo ai miei dirigenti visto che mi hanno dato l'opportunità di sedere su una panchina importante come quella della Germani. E ai tifosi. Abbiamo giocato in un ambiente fantastico. li abbiamo ripagati con questa bella vittoria”.
