Intervistato da Fabrizio Fabbri sul “Corriere dello Sport”, Jasmin Repesa ha parlato di come il bel gioco della Trapani Shark e i risultati stiano premiendo i granata: “I miei giocatori si divertono e fanno divertire. Domenica contro Trento è stata una gara entusiasmante, anche per merito dei nostri avversari che non hanno mai mollato. Un break dopo l'altro, tante emozioni, poi il nostro allungo decisivo. Siamo felici ma non certo sazi. La gente canta “vinceremo il tricolor”? Le cose vanno costruite passo dopo passo. Fondamenta solide e poi si mette il resto. Il mio presidente è come i tifosi: sogna e fa bene, perché è più giovane di me e ha tanta energia che lo spinge a dare, come proprietario, sempre di più. Gli arrivi di Eboua e Brown lo dimostrano. Io la posizione degli altri non la guardo, penso a noi”.
Trapani sta crescendo di domenica, così come Amar Alibegovic: “L’estate appena passata, arrivato a Trapani, ho voluto parlare chiaro con lui. Gli ho detto che era un peccato che un talento così non giocasse in Eurolega. E doveva chiedersi il perché. Amar ha una doppia dimensione: in area e fronte a canestro. E sa sviluppare queste doti molto bene, pochi lo sanno fare come lui. Era un po' carente a rimbalzo, ma su quello sta migliorando moltissimo. Così come in difesa dove pretendo che sappia tenere l'uno contro uno di un piccolo dopo un cambio. Il futuro sta nelle sue mani. Può fare grandi cose”.
Repesa spende anche belle parole sul gruppo di americani della sua squadra: “Non sempre si può trovare un gruppo di giocatori con il passaporto Usa così disponibile e pronto al sacrificio. Sono ottimi giocatori, possiamo dire che qualcuno potrebbe fare la star ed invece si mette al servizio della squadra. Una volta è Robinson, una volta Notae, una vola Petrucelli, un'altra Galloway. Contro Trento Chris Horton ha avuto una valutazione finale di 28. Significa che ha fatto tante cose giuste al momento giusto. E non voglio dimenticare Eboua. Non è americano ma la sua difesa su Lamb è stata determinante”.
