Intervistato sui quotidiani locali veneti, Tyler Ennis ha fatto un punto della situazione in casa Umana Reyer Venezia dopo la vittoria contro l’EA7 Emporio Armani: “È sempre bello battere Milano, è una squadra speciale da superare. Siamo riusciti a mettere in campo tanta energia e dato una bella risposta dopo la prestazione non positiva in Eurocup contro Cluj-Napoca. Stiamo perfezionando giorno dopo giorno la chimica di squadra, però vogliamo continuare a vincere”.
Gli orogranata hanno vinto contro l’Olimpia concedendo solo 72 punti agli avversari: “È dall'inizio della stagione, anche nei momenti più complicati, che la difesa è una nostra costante, abbiamo sempre lavorato tantissimo sui meccanismi difensivi da adottare in partita. Domenica siamo stati coinvolti tutti in attacco, però è fondamentale che adesso la squadra sia al completo, non solo in partita, ma anche durante la settimana negli allenamenti. Questo ci consente di tenere sempre alta l'intensità. Siamo riusciti a mettere insieme un filotto di partite vincenti. Abbiamo offerto un'ottima prestazione contro Milano, c'è stato soltanto un piccolo passaggio a vuoto nel terzo periodo, sul quale ci ragioneremo sopra per vedere cosa non ha funzionato, però nel complesso c'è stato un grande sforzo complessivo del collettivo e il sostegno dei nostri tifosi”.
Ennis spesso sale di colpi nei momenti più importanti di una partita: “All'intemo di una partita cerco sempre di avere un certo equilibrio, perché il ruolo di play comporta cercare i compagni più "caldi" a seconda delle situazioni del match. Quando affronti avversarie come Milano devi entrare subito in campo più aggressivo e poi dosare la propria pallacanestro e cambiarla nel corso della gara. Essere aggressivi non vuol dire segnare sempre o tirare sempre, ma trovare un equilibrio in quelli che sono i miei compiti all'interno del gruppo. Contro Milano siamo riusciti a trovare tanti punti anche in transizione, riuscendo a segnare in modi diversi. Anche io ho trovato modi diversi di andare a far male alla difesa di Milano. Dobbiamo continuare a credere l'uno nell'altro”.