A Giampiero Marras sul “Corriere dello Sport”, il presidente del Banco di Sardegna Sassari, Stefano Sardara, ha fatto il punto sulla stagione della sua squadra, dopo l’avvio difficile: “Ho capito che la stagione sarebbe cambiata dopo le prime due gare di Bucchi, perse sbagliando l'ultimo tiro contro Napoli e Virtus Bologna. Abbiamo vissuto uno dei momenti più complicati da quando siamo in serie A, ma avevamo la visione chiara degli errori com messi per cui è stato più facile porci rimedio, i fatti hanno premiato le scelte fatte”.
La svolta è arrivata comunque con Bucchi in panchina: “Piero ha personalità ed esperienza non lo scopriamo certo noi. Era la persona che serviva in quel momento per dare serenità all'ambiente. Con quelle due gare, nonostante le sconfitte, ci ha fatto capire che la squadra c'era, anche grazie agli arrivi di Robinson e il ritorno di Kruslin. Bucchi ha fatto anche molto di più, oltre al fatto di essere al cento per cento compatibile col nostro progetto. Ecco perché abbiamo prolungato il contratto sino al 2025”.
Sardara ha poi parlato del suo futuro personale a capo della Dinamo: “Sono rimasto stupito della tempesta perfetta che si è scatenata quando ho detto che sarei andato via, anche se credo sia legittimo farlo per stanchezza e impegni lavorativi importanti. Il chiarimento di febbraio che ho preso, vista la disponibilità di chi mi sta vicino, probabilmente ha ridato serenità”.
Sassari è ora pronta ad affrontare l’A|X Armani Exchange: “Ormai è quasi una classica. Milano è stata costruita per vincere lo scudetto, ma noi diamo il meglio quando ci presentiamo da underdog. Non abbiamo niente da perdere come detto da Bucchi, quindi andiamo con la voglia di fare bene consapevoli di chi abbiamo davanti. Rispetto, ma senza alcun timore”.