Davide Alviti è stato intervistato da Roberto Castellucci su “Ciociaria Oggi” parlando della sua carriera e di cosa significhi per lui la pallacanestro: “Il basket per me è... tanto e tutto! Mi ha fatto crescere accompagnandomi nello sviluppo fisico, ma mi ha fatto crescere soprattutto dal punto di vista umano. Sicuramente le sfide che mi ha presentato sono state importanti per farmi capire che la squadra è come una piccola società, in cui se ci si aiuta uno con l'altro sicuramente si migliora la prestazione totale che, poi, è un passo decisivo per la vittoria. In ogni campo. Sicuramente il basket mi ha permesso di conoscere tante persone che porterò sempre nel cuore. Basket è però anche sacrifìcio, costanza e rinunce. Riassumendo in tre parole, vita, passione e impegno”.
Il suo fondamentale prediletto è il tiro: “Ho lavorato tantissimo su questo ma è anche vero che è un fondamentale che mi riesce in modo molto naturale e fluido. Ora però il mio obiettivo è perfezionarmi anche negli altri fondamentali, come gestire meglio l'attacco al ferro e il palleggio”.
Alviti crede poi che l’EA7 Emporio Armani Milano possa recitare un ruolo da protagonista assoluta anche in Eurolega: “Penso proprio di sì, anche perché ci dobbiamo riscattare dal non essere rientrati nelle Final Four dell'Eurolega l'anno scorso”.
Il nativo di Alatri sta anche conciliando basket e studio: “Dopo il diploma, che ho conseguito con molta fatica perché sin da ragazzo mi sottoponevo ad allenamenti intensi a Roma, lontano dalla mia Alatrì, ho messo da parte lo studio per dedicarmi al professionismo nel basket. Poi mi sono reso conto che mi mancava qualcosa, nella vita, e così mi sono inscritto l'anno scorso alla facoltà di Scienze dell'alimentazione e della gastronomia. Sicuramente i nuovi moduli di allenamento favoriscono la disponibilità di tempo libero e riesco a riprendere i libri. In fondo anche l'università è una sfida e come già detto diventa per me motivo di vita anche conseguire la laurea”.