Facendo il punto a Giuseppe Sciascia su “La Prealpina”, il GM Michael Arcieri ha sottolineato la volontà sin da subito di giocare con questo basket champagne: “Sin dall'inizio Luis Scola aveva l'idea di giocare in questo modo e io ho condiviso la sua filosofia. Partendo dalla base di questo progetto abbiamo provato a trovare i giocatori giusti per mettere in pratica le nostre idee. Da lì nasce l'identità che ci siamo dati e la cultura che stiamo portando avanti; le cose vanno messe in pratica, ma siamo stati bravi a farlo dall'inizio”.
Ci sono comunque margini di crescita: “Siamo cresciuti nei rimbalzi, mentre bisogna assolutamente migliorare la continuità della difesa: a Napoli abbiamo subito 62 punti nel primo tempo e 31 nel secondo, dobbiamo imparare ad utilizzare con più costanza le nostre qualità. C'è ancora tanto da fare, ma confidiamo di aver trovato una buona inerzia da portare avanti”.
Quest’identità della squadra si manterrà anche per le squadre del futuro: “Non c'è dubbio: crediamo fermamente in questa filosofia e le daremo seguito anche in futuro, non è una cosa limitata a quest'anno ma uno stile che vogliamo portare avanti nel tempo. Siamo convinti del modo di giocare e del modo di allenare: anch'io ho fatto il coach anni fa e condivido l'idea di Matt Brase che il giocatore, libero dalle paure di guardare la panchina quando sbaglia, rende di più. E questa cosa è bella per un atleta. Poi la continuità dei giocatori sarebbe molto importante. Oggi non posso dire con certezza quanti riusciremo a far tornare del roster attuale, perché dipende da situazioni di mercato che dovranno evolversi. Ma se sarà possibile cercheremo di trattenere l'ossatura di chi conosce già il sistema”.
L’obiettivo anche per il prossimo anno è di giocare una competizione europea: “Il prossimo passo è sabato, sul campo di una squadra forte come Sassari. Oggi siamo quarti ma non abbiamo ancora fatto nulla: concentriamoci sulla necessità di crescere e giocare al meglio. Se continueremo a farlo, riusciremo a conquistare i playoff e di conseguenza l'Europa. Non è un segreto che vogliamo giocare una coppa, ancora non abbiamo deciso quale sarebbe quella più adatta, ma playoff e coppe sono conseguenze del lavoro quotidiano”.