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LBA Awards 2023: i 5 candidati al premio Giocatore Rivelazione Dell'Anno - PokerStars News

Giocatore Rivelazione dell'anno

I cinque candidati al premio di giocatore rivelazione della stagione 2022/23 di Serie A UnipolSai sono Muhammad-Ali Abdur-Rahkman (Carpegna Prosciutto Pesaro), Frank Bartley (Pallacanestro Trieste), Ike Iroegbu (NutriBullet Treviso), Colbey Ross (Openjobmetis Varese), Riccardo Rossato (Givova Scafati).

Ha cominciato nel migliore dei modi la sua avventura nel campionato italiano, una scelta ponderata di coach Jasmin Repesa che in Muhammad-Ali Abdur-Rahkman ha visto un comandante silenzioso capace di comunicare con il linguaggio della pallacanestro. In una Carpegna Prosciutto Pesaro completamente rinnovata, il prodotto dei Michigan Wolverines ha deciso di ergersi a leader prendendosi sulle spalle la squadra e trasformarla in una delle sorprese di questa stagione. I numeri registrati fino a questo momento dicono 14.1 punti – con percentuali del 50% da due, 38% da tre e 73.8% dalla lunetta – 4.3 assist, 3.5 rimbalzi, 1.3 recuperi e 14.8 di valutazione; le sue cifre portano subito agli occhi la capacità di rendersi utile sui due lati del campo, spendendo in maniera efficace ed efficiente gli oltre 30 minuti di impiego medio a partita. Abdur-Rahkman è andato in doppia cifra in ogni partita del girone di andata e nelle prime sedici gare di campionato ha sempre chiuso con almeno dieci punti a referto, per un totale di ventuno su ventotto totali disputate (tutte partendo in quintetto). Il classe 1994 ha otto gare con almeno 20 punti realizzati con un massimo di 27 nella vittoria sul Banco di Sardegna Sassari; nel corso della stagione sono arrivati altri record personali come i 10 assist contro la Germani Brescia, i 7 rimbalzi e il 34 di valutazione (e plus/minus) contro la Happy Casa Brindisi, i 6 falli subiti e i 5 recuperi contro la Umana Reyer Venezia. La guardia della Carpegna Prosciutto è nella top 10 del campionato per palle rubate ed è inoltre il leader della squadra per punti segnati, valutazione, assist e minuti giocati. Lo stile del nativo di Allentown è unico nel suo genere, poiché unisce il fiuto nel trovare il canestro ad una visione e comprensione del gioco che pochi altri possono vantarsi di avere. Questa sua dedizione nel farsi trovare pronto sui due lati del campo potrebbe essere la chiave per ottenere un posto ai playoff di pari passo con il premio di rivelazione della Serie A.

La Pallacanestro Trieste ha trovato in Frank Bartley un moto perpetuo a cui affidare le chiavi del proprio gioco su entrambi i lati del campo. Il classe 1994, aiutato da una fisicità fuori dal comune per una guardia, ha giocato ad un livello differente rispetto a compagni ed avversari trascinando la sua squadra alla vittoria soprattutto nei momenti più spinosi. Una rivelazione per il nostro campionato che ha potuto ammirare le gesta di un giocatore arrivato in Italia in punta di piedi, mostrando però la sua miglior pallacanestro. Alla sua prima stagione ha messo a referto 19.4 punti tirando con il 43.0% da due (4.1 su 9.6), il 37.8% da tre (2.4 su 6.4) e il 78.7% dalla lunetta (4.0 su 5.0); 4.7 rimbalzi, 3.0 assist, 1.2 recuperi e 17.9 di valutazione, tutti numeri strabilianti che lo lanciano ai piani alti delle classifiche stagionali. Bartley è infatti il miglior realizzatore del campionato (524 punti totali), è terzo per valutazione e per falli subiti a partita (5.0); il suo rendimento ha “costretto” coach Legovich ad utilizzarlo 32.2 minuti di media, rendendolo uno dei giocatori più impiegati della stagione. Quando ha giocato – ovvero 27 partite delle 28 fin qui disputate – è sempre partito titolare dando il massimo in ogni situazione con numeri da far stropicciare gli occhi: venticinque gare chiuse in doppia cifra per punti segnati, quattordici consecutive con almeno 10 punti a referto tra la quarta e la diciassettesima giornata; maggior numero di partite con almeno 20 punti in tutta la Serie A (16) con un personalissimo career high in Italia da 29 nella sfida contro la Germani Brescia. Sono arrivati altri record personali in questo campionato nelle partite contro il Banco di Sardegna Sassari (9 rimbalzi), Dolomiti Energia Trentino (9 falli subiti), GeVi Napoli (7 assist), Givova Scafati (6 triple) ed EA7 Emporio Armani Milano (36 di valutazione). Il nativo di Baton Rouge è arrivato nel 'Belpaese' per mettere il proprio timbro fin dal suo debutto.

Nel costruire un roster all'altezza della Serie A, la NutriBullet Treviso ha pensato in maniera eccelsa al compagno da affiancare ad un noto scorer come Adrian Banks. Il profilo di Ike Iroegbu è stato il migliore per creare una coppia così ben assortita in fase offensiva garantendo ritmo, punti facili e una gestione efficace dei possessi. Al debutto nel nostro campionato, il playmaker nigeriano ha da subito messo in luce tutti i suoi pregi registrando cifre di tutto rispetto: 16.3 punti, 3.2 rimbalzi, 2.7 assist e 14.7 di valutazione. Le percentuali non mentono se si parla di un giocatore capace di spostare gli equilibri di una gara da ogni posizione; così ci vengono in soccorso il suo 50% da due punti (3.2 su 6.4), il suo 41.8% da tre (2.2 su 5.2) e il suo 84.4% dalla linea della carità (3.5 su 4.2), numeri interessantissimi vista la mole di conclusioni tentate. Ventidue partite su ventisei chiuse in doppia cifra per punti segnati con una striscia di tredici consecutive da almeno 10 punti a referto tra la decima e la ventitreesima giornata; i suoi massimi in carriera sono arrivati nella vittoria in trasferta sul parquet della Bertram Yachts Tortona chiudendo con 34 punti, 10 rimbalzi e 40 di valutazione (unica doppia-doppia stagionale). Ike Iroegbu è il secondo miglior realizzatore della NutriBullet Treviso dietro ad Adrian Banks, nonché settimo di tutto il campionato; tuttavia, la sua prolificità è ancor più rimarcabile considerando che è solo il terzo giocatore più utilizzato dai trevigiani (27.0 minuti di media). La coesione formatasi con il compagno di reparto li ha resi una delle coppie più temibili e prolifiche della Serie A; ciò ha permesso al nativo di Elk Grove di ambientarsi, adattarsi e rendere al meglio fin da subito con l'obiettivo di regalare la salvezza ad una città che si nutre di pallacanestro.

L'impatto di Colbey Ross al suo primo anno nel nostro campionato va oltre ogni limite immaginabile, perché è riuscito a rendersi protagonista all'interno di un gruppo composto da giocatori che segnano e a loro volta hanno il talento per potersi prendere le luci dei riflettori sul palcoscenico. Il classe 1998 ha stupito tifosi, addetti ai lavori e avversari, questi ultimi quasi incapaci nel trovare una soluzione per arginare la sua rapidità e fermare le sue intenzioni. Un rendimento non solo da giocatore rivelazione quanto da vero e proprio MVP del campionato; i suoi numeri parlano chiaro: 17.0 punti tirando con il 55.6% da due, il 37.3% da tre e il 75.2% dalla lunetta, 7.2 assist, 4.2 rimbalzi e 20.9 di valutazione. Primo nella lega per rendimento, primo per falli subiti (6.2 a partita), secondo miglior assistman, terzo miglior realizzatore e terzo di squadra per minuti giocati (30.0 di media). Il nativo di Aurora ha venticinque partite chiuse in doppia cifra, una striscia di diciassette gare consecutive con almeno 10 punti segnati nelle sue prime diciassette in Serie A; nove le ha terminate con almeno 20 punti e una – il suo massimo in carriera – in cui ha scollinato quota 35 punti. Ha fatto registrare sei 'doppie-doppie' di cui tre consecutive tra la tredicesima e la quindicesima giornata; è arrivato alla Openjobmetis Varese per essere uno dei punti cardine su cui doveva essere costruito il progetto voluto da Luis Scola e da coach Matt Brase, ma è andato oltre le ben più rosee aspettative portando sul parquet un basket imprevedibile e divertente, entrando di diritto nel cuore dei varesini. Ross non si è limitato al suo ruolo di playmaker, ha assunto in breve tempo quello di leader e di voce sul campo mettendo in pratica ogni richiesta del suo capo allenatore e alzando il livello non solo della sua pallacanestro, quanto quella dei compagni.

Alla quinta stagione in divisa Givova Scafati, Riccardo Rossato ha finalmente trovato la gioia della Serie A e non ha intenzione di farsela scappare, per questo le sue prestazioni sul campo sono sempre state di qualità estrema adattandosi ad ogni schema proposto dal suo capo allenatore. Il suo debutto nella massima serie gli è valso una candidatura tra i giocatori rivelazione del campionato e i numeri messi a referto non possono che dargli ragione: 9.7 punti realizzati, 2.5 rimbalzi e 7.8 di valutazione con un impiego di 20.2 minuti; le sue percentuali mostrano anche la sua efficienza avendo registrato quasi il 50.0% da due, il 39.0% da tre (1.5 su 3.8) e l'88.9% (1.8 su 2.1) a cronometro fermo, quest'ultimo tra i migliori dati di tutta la lega. Il nativo di Venezia ha avuto una funzione principalmente di sesto uomo, partendo titolare solo nove volte in ventisei apparizioni ma riuscendo ad andare ben tredici volte in doppia cifra per punti segnati, con un massimo in carriera di 20 realizzati nella sfida di andata contro la Tezenis Verona – in cui è arrivato anche il career high in valutazione (21). Circondato da bocch da fuoco notevoli come David Logan, Stanley Okoye e Kruize Pinkins, il classe 1996 si è trasformato in uno spot-up shooter efficiente a cui affidare la palla nei momenti abulici dei propri compagni; quinto miglior realizzatore di Scafati nonostante un minutaggio inferiore rispetto al resto della squadra e un apporto in fase difensiva a cui i dati statistici non riescono a dare il giusto peso. Il suo impegno e la sua spinta emotiva – poiché legato fortemente alla piazza che più di tutte gli ha dato fiducia – sono state due delle caratteristiche che hanno reso possibile la cavalcata della Givova soprattutto nella parte finale del campionato, dove sono arrivate tre vittorie fondamentali nelle ultime quattro gare.

 

Il premio di Giocatore Rivelazione dell’Anno – Pokerstars News, così come tutti gli altri LBA Awards, saranno votabili su sito e app LBA fino all’8 maggio.

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