Alex Poythress e Ismael Kamagate permetteranno all’Olimpia di avere grande profondità e varietà di soluzioni tra i lunghi. “Aumentano molto il nostro livello di fisicità- dice il general manager Christos Stavropoulos - Poythress ovviamente ha già una grande carriera alle spalle e ha vinto molto, Kamagate è un ragazzo giovane che crediamo possa crescere tanto insieme a noi”.
ALEX POYTHRESS - “Scegliere Milano è stato facile: dopo aver militato in un paio di squadre di EuroLeague ho scelto la situazione che mi garantisce la miglior chance di competere al massimo livello. Billy Baron ha contribuito a reclutarmi e aver giocato con lui e con Kevin Pangos mi aiuterà molto. Quando vai in una squadra nuova devi ricominciare da zero, ricostruire la chimica mentre io parto da una buona base. Pangos l’ho ritrovato come l’avevo lasciato a San Pietroburgo, è un leader naturale, come un secondo allenatore. Penso che farà una stagione migliore. Mentalmente mi sembra in un buon posto. Qui ci sono tanti giocatori nel mio ruolo, i minuti non sono sicuri per nessuno, ma io non mi sono mai tirato indietro. Saranno gli allenamenti a distribuire i minuti, ci penserà Coach Messina. Per vincere in EuroLeague serve lavorare duro fin dal primo giorno e migliorare costantemente oltre ad un po’ di fortuna”.
ISMAEL KAMAGATE - “Sono contento di essere qui perché giocherò ogni giorno in allenamento contro grandi giocatori e avrò la possibilità di imparare. Alla mia età devo migliorare in tutto ma soprattutto in difesa, occupare la posizione migliore. L’opportunità di giocare per un allenatore come Ettore Messina è il massimo per migliorare. Ho giocato contro l’Olimpia in prestagione due anni fa a Parigi. Conosco il club e l’allenatore. Per me era fondamentale non tanto avere minuti sicuri ma avere i minuti che riuscirò a guadagnarmi perché varranno molto di più”.
Diego Flaccadori, Giordano Bortolani e Guglielmo Caruso sono i tre nuovi acquisti italiani dell'Olimpia, "arrivati per darci freschezza e profondità - dice il general manager Christos Stavropoulo - Flaccadori ha già una buona esperienza alle spalle, Caruso ha grandi margini e Bortolani è un ragazzo del nostro settore giovanile per cui siamo doppiamente orgogliosi che sia con noi. La sua storia è un messaggio per tutti i ragazzi del nostro vivaio. Come ha detto Coach Messina e sottolineato anche Mirotic due giorni fa: quello che ci daranno in campionato ci aiuterà ad essere più preparati anche in EuroLeague". Tutti e tre hanno esordito a Vigevano in amichevole, con risposte eccellenti. "Eravamo un po' tesi perché era la prima partita, è normale essere nervosi, ma si prova lo stesso a dare il massimo", dice proprio Bortolani.
DIEGO FLACCADORI - "Il basket è un gioco di errori, vince chi sbaglia meno. Devi giocare cercando di fare le scelte giuste e non preoccuparti se, sbagliando, dovessi tornare in panchina. Succederà sicuramente. Nessun giocatore sarà mai completamente soddisfatto di quello che è, per questo si cerca di migliorare. Nel 2018 mi è dispiaciuto non poter giocare la finale scudetto quando ero a Trento, ma ho scelto l'Olimpia anche perché vorrei vincere e spero di farlo presto. Più passa il tempo e più avverti questo desiderio. Ho già assaporato l'EuroLeague, forse a Monaco ci sono andato troppo presto, ma non vedevo l'ora di tornare in questa centrifuga. Un minuto o trenta devi sempre dare tutto, mi rendo conto che dirlo è un conto e farlo un'altra cosa".
WILLIE CARUSO - "Il Coach mi ha detto di non pensare ad un solo ruolo. Giocherò nella posizione che mi indicherà, 4 o 5 va bene tutto. Sono qui per migliorare. Ho subito aperto il quaderno e cominciato a prendere appunti, guardando Melli e Ricci in Nazionale, qui Hines e Poythress. Quando mi ha chiamato l'Olimpia ho pensato ad un sogno. Certi giocatori li vedevo in televisione e per me era già incredibile giocarci contro, figuriamoci avere come compagni di squadra gente di quel livello, come Mirotic. L'esperienza in Nazionale è stata perfetta: certo, a quel punto avrei preferito andare al Mondiale, sarebbe stato fantastico, ma l'allenatore fa le sue scelte ed è giusto rispettarle. Non ho recriminazioni. Nella sfortuna ho avuto la possibilità di venire subito a Milano e ascoltare lo staff tecnico, lavorare subito con l'Olimpia".
GIORDANO BORTOLANI - "Sì, è raro che un ragazzo delle giovanili arrivi in prima squadra per questo per me è già una soddisfazione esserci. Ho fatto un po' di esperienza, tre anni in A2, poi la Serie A, la Spagna. Sono tutte stagioni che mi sono servite, ma mi rendo conto che qui è un'altra cosa, l'Olimpia è diversa. Io sono qui per dare il massimo, so che devo migliorare molto in difesa mentre in attacco mi considero un giocatore versatile. Spero di aiutare, di essere sempre pronto: ci sono tante partite e dopo un errore puoi sempre rifarti".