Parlando a Piero Guerrini su “Tuttosport”, coach Dimitris Priftis ha specificato il perché in estate ha deciso di accettare l’offerta della UNAHOTELS: “Io ho sempre cercato la stabilità in un progetto. Tre anni all'Aris e 4 a Kazan nel passato. Dopo due club in due stagioni (Panathinaikos e Besiktas) cercavo un programma a medio termine. E conoscere Claudio Coldebella, il gm con cui ho condiviso parte del percorso, mi ha aiutato, mi ha dato fiducia. Il primo mese e mezzo di lavoro mi conferma che ho avuto ragione”.
La nuova Reggio Emilia ha un sapore molto internazionale: “L'idea era allestire il miglior gruppo possibile mettendoci solidità, fisico, ma anche puntando su un paio di ragazzi cresciuti nel settore giovanile. Nella fattispecie Faye e Grant. Perciò servono riferimenti esperti. Il progetto prevede di lanciare ragazzi ogni anno, ma non di più di due, altrimenti sarebbe rischioso, del resto si dipende anche dai risultati”.
Priftis ha anche espresso i primi pareri sul campionato italiano: “È presto, ma le impressioni sono davvero buone. Squadre molto competitive, equilibrio, sono sorpreso dagli italiani, tanti ottimi giocatori di ruolo. La qualità degli allenatori è riconosciuta internazionalmente e si vede anche dai giocatori. Nell'adattamento a Reggio Emilia ho grande aiuto dagli assistenti Fucà e Mangone, ma anche da Bencardino che è ben più di un preparatore".