Intervistato da Fabrizio Fabbri sul “Corriere dello Sport”, il presidente della GeVi Napoli Federico Grassi ha esaltato la propria squadra partita con due successi consecutivi in campionato: “In questa città siamo tutti scaramantici, si sa. Evitiamo voli pindarici, godiamoci il momento con la vittoria sui campioni d'Italia di Milano e guardiamo avanti. Sapendo che la strada da percorrere è lunga”.
A Napoli si è cambiata decisamente pagina in estate: “A 7 minuti dalla sirena dell'ultima partita a Verona, in quello che era a tutti gli effetti uno spareggio salvezza, dovevamo recuperare 7 lunghezze. Ci siamo salvati e abbiamo dato il via al nuovo progetto, partito da fondamenta solidissime: la chiamata di Alessandro Dalla Salda, uno dei migliori dirigenti italiani. Avevo fatto mea culpa mesi addietro parlando con il Corriere dello Sport. Dicevo che ognuno deve esercitare al meglio il proprio mestiere. Le scelte tecniche spettano ai professionisti. Così la squadra l'ha costruita Llompart, il nuovo responsabile dell’area tecnico - sportiva, in accordo con il tecnico Milicic".
Ora la GeVi pensa in grande? “Vogliamo raggiungere una salvezza tranquilla. Magari se ci sentiamo tra un paio di mesi la penseremo diversamente...".
Dopo lo Scudetto del calcio vinto la passata stagione adesso la città sogna: “Con una casa adeguata e un progetto serio dico di sì. È stata costruita la squadra che volevamo: aggressiva, divertente, in grado di entrare nel cuore dei napoletani e far riaccendere la fiamma della passione. Sono state fatte scelte ponderate. Non ci siamo fatti prendere dalla fretta ed abbiamo avuto ragione. Tyler Ennis è arrivato da poco ma è stato un gran colpo, impossibile a luglio. Gli altri sono tutti funzionali. Owens ad esempio vola, come la squadra”.