Intervistato da Luca Chiabotti su “La Repubblica – Milano”, Stefano Tonut ha parlato delle sue importanti qualità difensive al servizio dell’EA7 Emporio Armani: “Marcare l'avversario più forte è un grande stimolo ma l'ho sempre visto quasi come un divertimento. Anche se è molto difficile e non puoi farci niente perché, al massimo livello, un grande attaccante ha spesso la meglio su una buona difesa. Ma prendo energia da questa responsabilità che il coach e i compagni mi danno, energia che poi riesco a trasmettere alla squadra in attacco e al pubblico. Essere riconosciuto come un ottimo difensore anche a livello internazionale è molto importante, perché dimostra quanto metta sempre il 100 per cento di me stesso in quello che faccio pur senza numeri particolari. Nel mio gioco viene sempre prima la squadra, un passaggio, una difesa anche se, ogni tanto, mi rendo conto che sarebbe più utile essere un po' meno altruista”.
Tonut ha poi ripercorso i suoi due anni finora all’Olimpia: “L'anno scorso è stato importante per la mia crescita, ci sono stati degli alti e bassi, ma i momenti bui hanno rinforzato la mente e mi hanno aiutato a capire cosa mi mancasse per stare in campo di più. E, anche quando giocavo poco, ho lavorato tanto sia dal punto di vista fisico che della tecnica individuale perché migliorare ogni giorno è il mio modo di concepire quello che faccio. Oggi quell'esperienza mi aiuta ad essere più pronto mentalmente e a sapere già cosa vuole l'allenatore, qual è il mio molo nel gruppo. Sono molto contento, mi fa piacere che Messina abbia mostrato considerazione nei miei confronti anche nei momenti importanti delle partite, perché il mio obbiettivo è giocare quando si decidono le gare e essere più continuo. Poi, se sto in campo solo 10" per una difesa, lo faccio e cerco di essere il più efficiente possibile, come l'anno scorso”.
Tonut ha infine fatto il punto della situazione sul momento dell’Olimpia: “Viviamo di alti e bassi, anche nel corso della singola gara dove spesso abbiamo costruito vantaggi importanti finendo poi sconfitti. Stiamo cercando di capirne i motivi per essere più costanti ad alto livello. Non è semplice perché durante la settimana lavoriamo sempre benissimo. E, per quanto riguarda il campionato, è necessario riuscire a essere solidi anche quando la stanchezza non ci permette di essere al 100 per cento. I cali di energia, magari dopo un doppio turno di Eurolega, sono naturali, ma bisogna avere la maturità per non perdere lucidità e portare a casa lo stesso il risultato”.