Intervistato da Luca Muleo sul “Corriere dello Sport”, Gabriel “Iffe” Lundberg ha parlato del momento della Segafredo dopo aver chiuso una settimana molto impegnativa tra Eurolega e campionato: “Giocare quattro partite in sette giorni è molto difficile, soprattutto se affronti grandi squadre, anche se fa parte del nostro lavoro. Siamo abituati a farlo e dobbiamo continuare così, sopportare la fatica e andare avanti su questo percorso. Bisogna insistere a spingere per migliorare ogni giorno".
Dopo esser finito ai margini delle rotazioni, Lundberg ora è tornato ad essere uno dei pezzi fondamentali di questa Virtus: “È stato un processo molto difficile, ma sono riuscito a rimanere fedele a me stesso, non ho smesso di credere nelle mie capacità e nelle persone a me vicine che mi hanno supportato per tutto il tempo. In tanti a Bologna hanno continuato a sostenermi e a tifare per me nonostante la situazione che si era creata, e di questo sono davvero grato. Ho davvero sentito l’amore di tutti”.
Iffe ama gestire dei palloni pesanti: “Penso che si possa dire. Mi è sempre piaciuto assumermi la responsabilità, anzi la sfida di avere la responsabilità in quei momenti decisivi".
Com’è Lundberg fuori dal campo? “Direi un ragazzo con i piedi per terra. Amo la famiglia e ad essa dedico il mio tempo libero".