Intervistato da Andrea Sereni sul “Corriere della Sera” e Stefano Prestisimone su "Il Mattino", coach Igor Milicic ha parlato dell’impresa della sua Generazione Vincente superando l’EA7 Emporio Armani in finale: “Sapevamo che per metterli in difficoltà dovevamo essere perfetti. Al loro roster profondo abbiamo contrapposto la nostra chimica, giocando l’uno per l’altro, tenendo a lungo un livello alto. Abbiamo meritato la vittoria. Abbiamo limitato il loro attacco con l’abnegazione dei miei ragazzi, non hanno mai abbassato l’attenzione in difesa”.
Come ha recuperato la squadra dalla faticosa vittoria in semifinale dopo un overtime contro Reggio Emilia? “Siamo rientrati in hotel tardissimo, i fisioterapisti hanno lavorato pure di notte per farci recuperare. Domenica mattina abbiamo ricreato un campo di basket in una sala dell'albergo per una sessione di tattica. E all'Inalpi Arena siamo arrivati un'ora prima della palla a due per non disperdere energie. Facciamo sempre così, funziona".
Che cosa ne pensa coach Milicic a freddo di questo traguardo? "Ci sono meravigliose sensazioni in generale e che resteranno domani, tra un giorno, tra un anno, tra dieci anni. Nessuno potrà cancellare ciò che abbiamo vissuto alle finali di Torino. In campionato venivamo da tre sconfitte consecutive? Sono state molto diverse l'una dall'altra. Qui siamo arrivati con un bel po' di voglia di rivalsa, tutti noi. E il fatto di trovarci di fronte proprio la squadra che ci aveva mortificato a casa nostra ha fatto scattare qualcosa. Siamo partiti subito fortissimo e quel primo quarto ha determinato poi tutto il percorso fatto".
Milicic si trova sempre meglio a Napoli: “La adoro, sto bene qui. E voglio sentirla sempre più mia: sto studiando l'italiano".
Quali sono i prossimi obiettivi della squadra? “La salvezza aritmetica. Poi, con equilibrio, guarderemo in avanti, ad iniziare dai playoff. In campionato arriviamo da tre sconfitte di fila. Spero che la Coppa Italia ci faccia capire che, quando vogliamo, non siamo inferiori a nessuno".