Rassegna Stampa

Il GM Coldebella e la crescita della UNAHOTELS Reggio Emilia: “Questa squadra ha un’identità, dobbiamo essere bravi a crearci le occasioni per salire di livello”

Il dirigente biancorosso è stato intervistato su “La Gazzetta dello Sport”

Claudio Coldebella

Intervistato da Andrea Tosi su “La Gazzetta dello Sport”, il General Manager della UNAHOTELS Reggio Emilia Claudio Coldebella ha parlato di come ha costruito la squadra in estate, ripartendo dal solo Michele Vitali: “Non ho guardato ai passaporti, ma a come ognuno di loro potesse sposarsi con una nuova cultura di gioco e di organizzazione societaria. Venendo da una stagione difficile, questa è per Reggio una ripartenza che deve guardare al futuro con scelte oculate. Poi ci sta di perdere male alcune trasferte, come ci è capitato, ma oggi la squadra quinta in classifica, pur tra alti e bassi, ha una sua identità e il pubblico di Reggio, maturo e competente, lo riconosce”.

Coldebella ha anche fatto una scommessa molto forte: “Si chiama Momo Faye, un lungo senegalese che sta completando la sua formazione da italiano. Ha 19 anni, è all'esordio in Serie A sta facendo anche buoni numeri, da noi gioca come sesto straniero. E con lui c'è Sasha Grant, italiano di padre inglese, altro prospetto che seguivamo da tempo. Era al Bayern, ha scelto di tornare a Reggio dove ha fatto il vivaio. Faye e Grant sono i nostri "project players", sui quali impostare il futuro guardando agli esempi dell'Europa, il nostro obiettivo a media scadenza, tipo i tedeschi dell'Ulm per non parlare dei baschi di Vitoria. Reggio vuole fare un percorso analogo, investendo sui giovani. Oggi abbiamo una foresteria con 10 ragazzi che vengono da fuori, nel settore giovanile investiamo il 10% del nostro budget e continueremo a fare reclutamento a livello nazionale per formare le squadre di domani. È quello che mi ha chiesto la proprietà e che condivido pienamente”.

La UNAHOTELS dovrà essere pronta a cogliere le occasioni quando si presenteranno: “Oggi e domani dobbiamo essere bravi a saperci creare le occasioni per salire di livello, sfruttando anche i passi falsi della squadre più forti. Non pensiamo allo scudetto ma l'esempio delle Reggio di 8-9 anni fa, che hanno giocato due finali consecutive per diventare campioni, deve essere uno sprone a credere che si può fare, se ci troveremo nelle condizioni di avere un'opportunità. In Italia come in Europa dove vogliamo arrivare a competere con le big facendo i passi giusti".

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