Una vittoria chiama quella successiva, in fondo quando si apre una striscia è fondamentale distinguersi portando a casa ogni premio possibile. Markel Brown (Generazione Vincente Napoli) è stato votato come miglior giocatore del ventunesimo turno di campionato superando nelle preferenze Brandon Jefferson (Banco di Sardegna Sassari) e Langston Galloway (UNAHOTELS Reggio Emilia).
I festeggiamenti dopo l'impresa nella Frecciarossa Final Eight di Torino sono terminati, ma la Generazione Vincente Napoli non ha finito di scrivere la propria storia perché ci sono ancora i play-off da raggiungere e nove giornate prima di arrivare alla post-season. La vittoria contro la NutriBullet Treviso è arrivata non senza brividi, poiché la compagine veneta è riuscita a firmare un parziale di 0-20 spaventando i partenopei e se l'è giocata con i vincitori della Coppa Italia fino a metà dell'ultimo quarto; i due punti conquistati domenica sono stati anche frutto del solito grande lavoro collettivo e della spinta che coach Igor Milicic è riuscito a dare ai propri ragazzi, facendo loro capire la necessità di utilizzare le ultime energie per non deludere i presenti alla Fruit Village Arena. Il pubblico ha potuto ammirare in prima persona un giocatore di cui si è parlato fin troppo poco nella settimana torinese, complici le prestazioni del trio Sokolowski-Ennis-Pullen che hanno “oscurato” il resto del quintetto; il nome corrisponde a quello di Markel Brown, esterno classe 1992 capace di prendersi la squadra sulle spalle e regalare ai presenti a palazzo un altro motivo per gioire dopo l'esodo del 18 febbraio scorso. Il tabellino del nativo di Alexandria ha parlato per sé: 31 punti a referto (6/16 dal campo) con 16/16 a cronometro fermo, testimonianza di come il numero 22 abbia fatto ammattire la difesa avversaria; i 10 falli subiti si sono chiaramente aggiunti ad una prestazione da 9 rimbalzi, 3 recuperi e 3 assist in 35 minuti sul parquet come un vero highlander, ma fanno notizia ancor di più il +20 nel dato del plus/minus e il 39 alla voce valutazione.
"Era la prima partita dopo la vittoria in Coppa Italia e all'inizio eravamo un po' fuori ritmo. Così ho pensato di dare una mano. La nostra è una squadra piena di talento dove ognuno di noi può essere protagonista - racconta a Fabrizio Fabbri sul "Corriere dello Sport" -. Sono sempre stato uno che lavora duro in allenamento per provare a giocare il suo basket migliore. Cerco di mettere tanta intensità e so di avere buone qualità fisiche. Quella contro Treviso però penso sia stata proprio la mia serata".
Brown è arrivato alla Generazione Vincente a stagione in corso: "Ho accettato di entrare in corsa perché è una società ambiziosa, dove ero sicuro di trovare il giusto collocamento. Conoscevo alcuni dei ragazzi. Non è stata una scelta difficile in fondo. Milicic? Mi piace il suo modo di comunicare e come fa giocare la squadra. Siamo aggressivi e ci piace correre. Un tipo di basket che esalta le mie qualità che piace ai giocatori ed ai tifosi. Napoli? Bellissima, con della gente un po' pazza, divertente ed accogliente. Mi sono sentito subito a casa. E non parliamo del cibo. Devo ancora conoscerla bene ma una cosa la so: appena ci sarà un po' di sole voglio godermi il mare che è fantastico".
Napoli aveva lasciato i suoi beniamini reduci da tre sconfitte consecutive prima della Coppa Italia, oggi – includendo proprio la competizione chiusa con il secondo storico successo – sono quattro le vittorie in fila registrate dalla Generazione Vincente, galvanizzata dal trionfo di Torino e convinta di poter raggiungere i play-off stando sempre in guardia viste le agguerrite inseguitrici. Il ruolo del numero 22 in questo bottino è stato fondamentale, poiché è andato a rinforzare il roster partenopeo rendendo il reparto esterni una vera e propria macchina da guerra; Brown è un giocatore duttile, ma è soprattutto un uomo squadra ed infatti ci ha messo poco a crearsi una propria chimica con i compagni. Dopo aver trovato il posto ideale all'interno dello starting five, il prodotto di Oklahoma State University ha creato un tandem perfetto con Michal Sokolowski: nella partita di domenica, il duo ha totalizzato 53 punti su 95, ha raccolto poco meno della metà dei rimbalzi totali di squadra (18 su 43), ha subito 17 dei 24 falli commessi da Treviso e registrato 73 su 108 di valutazione; in sostanza il duo Brown-Sokolowski sta trascinando i compagni di settimana in settimana, riportando in auge una vera e propria cultura vincente sotto l'ombra del Vesuvio.
In sole otto partite, Markel Brown ha conquistato i consensi dei tifosi e di coach Igor Milicic. Titolare in ognuna di queste gare, il classe 1992 sta registrando numeri e percentuali degne di nota considerata la mole di tiri presi: 15.8 punti (miglior realizzatore dei partenopei) tirando con il 48.3% da due (1.8/3.7), il 31.2% da tre (2.4/7.7) e l'87.3% ai liberi (5.2/5.9); a queste cifre aggiunge 4.5 falli subiti, 3.2 rimbalzi, 1.9 assist, 1.0 recupero e 14.4 di valutazione in 30.3 minuti di media (solo Michal Sokolowski gioca più minuti con 32.8). Nella sfida contro la NutriBullet Treviso sono arrivati i massimi in carriera per punti segnati con 31, per tiri liberi conquistati e convertiti con 16/16, per valutazione e plus/minus rispettivamente con 39 e +20, meritandosi di fatto il premio di miglior giocatore della ventunesima giornata. Da quando veste la divisa della Generazione Vincente Napoli è sceso sotto la doppia cifra solamente in occasione della sfida contro la Happy Casa Brindisi in cui segnò solamente 8 punti; tuttavia è la seconda volta che mette a referto un così detto “trentello”, poiché nella passata stagione furono 30 i punti segnati nella sconfitta contro la Carpegna Prosciutto Pesaro quando vestiva i colori della Openjobmetis Varese. Infine, il nativo di Alexandria è ancora alla ricerca della sua prima 'doppia-doppia' italiana avendola sfiorata questo weekend con 9 rimbalzi catturati e due volte lo scorso anno (vs Dolomiti Energia Trentino, 19 punti e 9 rimbalzi; vs Givova Scafati, 9 punti e 9 rimbalzi).