Intervistato da Paolo Bartezzaghi su “La Gazzetta dello Sport”, Ettore Messina ha fatto il punto sulla sua EA7 Emporio Armani Milano in vista delle LBA Finals UnipolSai 2024: “Arriviamo da due serie di playoff giocate con impegno, coesione e in crescita, una partita dopo l’altra. Ora ci vuole un passo in avanti perché il livello dell’avversario lo richiede. Cosa è successo dopo il k.o. con Trento? È stato un getto di acqua fredda in faccia, poco ma sicuro. Dopo si è percepito un senso di urgenza nel fare le cose. I leader hanno fatto un passo in avanti, tutti sono cresciuti sul piano della disponibilità, dell’attenzione ai dettagli, nell’intensità di gioco. Sono le cose fondamentali nei playoff”.
Nella serie contro Brescia si è vista la migliore Olimpia della stagione? “Continuità, solidità, disponibilità ad accettare e capire l’errore del compagno. A turno si sono alternati protagonisti diversi, ciò che succede nelle squadre vere. Puntare su chi ha un accoppiamento difensivo favorevole o è in un momento positivo. Un livello che abbiamo dimostrato in altre partite, penso alle vittorie in Eurolega con tre squadre su quattro poi arrivate alle Final Four. Ora si è visto per sei partite di fila, in due settimane. Tutto questo va riproposto con fiducia e voglia di aiutarsi nei momenti difficili che sicuramente capiteranno con un avversario come la Virtus”.
A tal proposito, cosa cambia rispetto alle altre tre precedenti finali contro Bologna? “Ogni anno sono squadre diverse che trovano protagonisti diversi a seconda dei momenti. Quello che cambia sensibilmente è il fatto che la serie è al meglio di 5 partite e non 7. Diminuisce il margine di errore”.
Il ritorno di Voigtmann è stata una chiave? “Johannes è una persona seria, in gamba, molto sensibile, intelligente. È stato bravo a farsi trovare pronto, è rientrato senza spirito di rivalsa negativo, con determinazione, gioia di dare una mano. Ha aiutato tanto in attacco e difesa”.
L’Olimpia punterà sui 12 scelti nella serie con Brescia: “Sì, all’inizio dei playoff avevamo pensato a un assetto con una guardia in più, decidendo di sacrificare Voigtmann e giocare con Ricci da ala forte. In questo senso abbiamo provato con Baron che si è infortunato ancora».
Potrebbero essere le ultime partite in carriera del 37enne Kyle Hines: “Non ci voglio pensare, mi auguro che ci dia una mano e a fine campionato ne parleremo. Potrebbe diventare allenatore in futuro? Se vuole, certamente”.
A fine stagione è previsto un confronto tra Messina e i signori Armani e Dell’Orco? “Il contatto con loro è frequente. La proprietà ha sempre dimostrato lungimiranza e capacità di vedere nel medio periodo. Sicuramente vincere fa piacere e perdere dispiace tantissimo”.