Intervistato da Giovanni Teppa su “Tuttosport” in occasione dell’inaugurazione del playground del Parco Ruffini a Torino, Marco Belinelli ha fatto un bilancio della stagione da poco conclusa: “Nella mia testa non sono contento. Quando finisci la stagione e riesci soltanto vincere la Supercoppa, ma non riesci a conquistare Coppa Italia e Scudetto, e non chiudi la stagione regolare tra le prime otto di Eurolega allora pensi che c'è da lavorare per migliorare e che si poteva fare meglio. Ma è stata comunque una stagione bella, che sarà da ricordare per me e la squadra. Ho percepito un amore e un calore diverso rispetto al passato per la Virtus e il Bologna calcio. Siamo arrivati a una vittoria dai playoff di Eurolega. Non abbiamo chiuso tra le prime otto in Europa, ma abbiamo migliorato la posizione rispetto alla precedente annata. Ora però c'è da riflettere e pensare a programmare il futuro”.
La stagione di Belinelli è stata coronata anche dalla vittoria del “Dino Meneghin Trophy”: “Vincere l'Mvp del campionato italiano, specie a 38 anni è una cosa positiva e mi riempie d'orgoglio. I tanti cambiamenti di quest'anno a partire dal settembre scorso, mi hanno dato la possibilità di giocare e di dare una mano tangibile alla squadra. Probabilmente l'anno scorso per tanti motivi non era mai successo".
Belinelli ora guarda al futuro e allontana l’idea del ritiro: "Mi devo incontrare con la società per parlare di tante cose e, in particolare, dei progetti futuri e vedere che squadra sarà la prossima Virtus, sperando che ci possa essere la possibilità di crescere e diventare ancora più competitivi. Mi diverto sempre a giocare e voglio continuare a farlo”.