Intervistato dal direttore della “Gazzetta di Parma” Claudio Rinaldi, il CEO della Virtus Segafredo Bologna Luca Baraldi ha fatto il punto della situazione dopo il superamento dei quarti di finale degli LBA Playoff UnipolSai 2024: “Direi che Gara 5 contro Tortona penso sia stata crinale, perché ci eravamo infilati, dopo essere partiti benissimo sopra 2-0, in queste due sconfitte a casa di Tortona. In Gara 5 poi abbiamo dimostrato quello che è il valore della nostra squadra e soprattutto la determinazione dei giocatori di raggiungere questo obiettivo. Questo penso che sia servito da lezione e quindi adesso in semifinale affronteremo Venezia, giocheremo le prime due partite in casa con il fattore campo a favore; quindi, penso che partiremo col piede giusto. Non sbaglieremo”.
Baraldi ha anche sottolineato le solide basi a livello societario: “I soci sono solidi, il 60% della Virtus è del Dottor Zanetti personale, l’altro 40% è di CRIF, del dottor Gherardi, che è una multinazionale molto importante, che ha sede a Bologna e che è un grande appassionato anche lui di basket. Quando si hanno azionisti di questo tipo, al di là di tutto, credo si debba stare tranquilli. E questo darà spazio poi a continuare questo percorso progettuale”.
La Virtus ambisce a confermarsi in Eurolega: "Proprio di recente abbiamo avuto un incontro a Barcellona: ritengo sia stato proficuo. Cinque licenze vengono assegnate dal board in modo discrezionale, sulla base di una serie di parametri. Ecco, penso che la Virtus abbia tutte le carte in regola per restare tra le 18 grandi. E siamo orgogliosi di rappresentare Bologna in questa rassegna, insieme a Milano e alle più importanti capitali europee: Atene, Madrid, Berlino, Parigi. Tutti questi club sono di proprietà o comunque sponsorizzati da gruppi industriali e finanziari di spessore".