Finals

LBA Finals UnipolSai 2024: sesta finale nella storia tra Virtus Bologna e Olimpia Milano, la quarta consecutiva

Bologna - Milano

Anche al termine della stagione 2023/24 saranno Virtus Segafredo Bologna ed EA7 Emporio Armani Milano ad affrontarsi nelle LBA Finals UnipolSai 2024. Una sfida sentita, storica e generazionale quella tra le due squadre più titolate d'Italia (30 i successi dei meneghini, 16 quelli ottenuti dai felsinei), le quali hanno raggiunto la finale per il quarto anno consecutivo e che si sono affrontate già 207 volte nella storia su gara singola (i meneghini sono avanti 115-92 nel totale dei precedenti).

Lungo il corso dei decenni, gli scontri che hanno assegnato il titolo del campionato italiano sono stati numerevoli tra Virtus Bologna e Olimpia Milano: infatti, sono 6 se si contano quelli sotto la formula dei playoff (in vigore dalla stagione 1976-1977) e 16 da quando è stato fondato il campionato nazionale (prima edizione datata 1920). 

In totale, considerando solo la formula playoff, sono 22 le gare di finale giocate dalle due società con i felsinei avanti 13-9. Allargando invece alle serie playoff disputate tra Olimpia e Virtus, le partite giocate sono 40 partite divise in 10 serie: 5 finali, 3 semifinali e 2 quarti di finale. Il bilancio delle singole gare, in questo caso, è perfettamente in equilibrio (20-20). 

Questa sfida è quella con più partite di sempre nella storia dei playoff italiani: dietro alla "classica" Milano - Virtus Bologna, ci sono infatti le 37 gare tra Fortitudo Bologna e Pallacanestro Treviso (i veneti comandano per 21-16) e le 32 partite tra Mens Sana Siena e Virtus Roma (i senesi sono avanti 18-14).

La prima sfida in finale tra le due squadre con la formula playoff avviene nella stagione 1978-79 ed è solo il terzo anno che lo Scudetto viene assegnato con queste modalità. I bolognesi hanno già tastato il terreno della finale, ma sono sempre rimasti vittima della corazzata Varese; per i meneghini è invece la prima finale con la nuova regola e anche loro non hanno agguantato il successo finale a causa di Varese che tra il 1968-69 e il 1973-74 si porta a casa cinque dei sei scudetti in palio nel testa a testa tutto lombardo. Nei playoff 1978/79, la Billy Milano (5° classificata) elimina in semifinale i rivali della Emerson Varese (1° classificata) al termine di una serie al cardiopalma al meglio delle tre gare; la Sinudyne Bologna (2° classificata) scivola prima in casa della Arrigoni Rieti (6° classificata) e poi la travolge nelle due sfide casalinghe. Seconda e quinta della regular season si affrontano in finale e ad avere la meglio sono i bianconeri per 2-0 (81-94 e 92-113) guidati in panchina da Terry Driscoll – allievo di Dan Peterson, seduto sul fronte rivale – e sul parquet dal “Vescovo” Kreso Cosić.

Cinque anni più tardi le strade di Milano e Bologna si intrecciano nuovamente. La Simac ha da poco ottenuto la sua seconda stella (era il 1982) grazie al successo sulla VL Pesaro esattamente un decennio dopo il 19° Scudetto; la Granarolo, dall’altra parte, è alla caccia della prima stella dopo averne fallito l'assalto nella stagione 1980-81 con la sconfitta nella serie contro Cantù. Milano chiude la stagione regolare 1983/84 al primo posto con 50 punti, seguita alle spalle da Bologna (vincitrice della Coppa Italia) e da Torino pari a quota 44. I lombardi ai playoff sono una macchina: 2-0 contro Caserta in una serie quasi senza storia e 2-0 nel derby con Cantù. I felsinei, invece, faticano nella serie con la Febal Napoli (2-1) e devono affrontare in semifinale una Berloni Torino piuttosto agguerrita prima di accedere alla finale. Sebbene i valori in campo sembrino equivalersi, la Granarolo Bologna elimina i piemontesi in due gare e conquista l'accesso alla finalissima contro gli acerrimi rivali. La serie è tiratissima e non vede mai prevalere il fattore campo: i bianconeri superano i lombardi 82-86 a Milano, mentre i biancorossi superano 71-75 gli avversari in quel di Bologna; anche nella decisiva “bella” la spinta dei tifosi di casa non è abbastanza e la squadra allenata da coach Alberto Bucci vince ancora una volta in Lombardia per 74-77 conquistando il 10° titolo e la tanto agognata prima stella.

Passeranno poi 37 anni per rivedere uno scontro in finale tra Virtus e Olimpia. Si parla dell'annata 2020/21, entrambe le squadre sono uscite scottate dalle due competizioni europee a cui partecipavano: Bologna è stata eliminata in semifinale di Eurocup dall'Unics Kazan e Milano ha perso contro il Barcellona nelle Final Four di Eurolega a causa di un canestro di Cory Higgins nelle battute finali della partita. L'obiettivo comune è quello di conquistare lo Scudetto, un titolo che porterebbe i lombardi ad un passo dalla terza stella e i bolognesi a pareggiare il computo delle finali vinte e finali perse in campionato (15-16 prima delle Finals 2021). La squadra allenata da coach Ettore Messina ha già fatto sue la Supercoppa Italiana e la Coppa Italia e desidera conquistare il 'triplete' dopo una regular season chiusa al primo posto con la miglior difesa del campionato; quella guidata dal capo allenatore Sasha Djordjevic si è piazzata al terzo posto con il miglior attacco. L'Olimpia ha vinto tutte e tre le sfide disputate contro la Virtus tra Supercoppa (75-68) e regular season (94-84 e 68-73) ma in ogni caso la serie per assegnare il titolo nazionale si preannuncia carica di tensione, dopo che entrambe le squadre hanno compiuto un percorso netto tra quarti di finale e semifinale. Trascinati da quelli che saranno premiati rispettivamente MVP (Milos Teodosic) e Best ITA (Alessandro Pajola) della finale Scudetto, la Virtus Segafredo Bologna si impone per 4-0 sull'A|X Armani Exchange Milano e conquista il suo sedicesimo campionato, il nono da quando è stata istituita la formula playoff.

Una serie senza storia leggendone l'esito finale, ma che in realtà ha visto la squadra vincitrice prevalere solamente nei secondi tempi. Ad esclusione di una Gara 1 in cui i bolognesi hanno avuto il controllo totale della partita, le successive tre partite ci hanno regalato una serie avvincente e per nulla scontata: nella seconda gara Milano è stata avanti per tutta la prima mezz'ora di gioco salvo poi capitolare nell'ultimo periodo; Gara 3 è stata per certi versi lo spartiacque della serie con il risultato in parità sul 52-52 dopo 30', ma che ha subito una svolta inaspettata grazie al break di 24-6 con cui i padroni di casa hanno conquistato la vittoria. Infine, in quella che è stata la partita che ha assegnato lo Scudetto numero 16 alla Virtus Segafredo Bologna, i primi venti minuti sono stati favorevoli alla squadra ospite (avanti 41-43 all'intervallo), seguiti da un'inversione di tendenza nei restanti venti in cui i ragazzi allenati da coach Djordjevic sono riusciti a firmare un parziale vincente di 32-19 utile per portare in trionfo l'intera città.

Le due squadre con più successi finali nella storia del campionato italiano si sono poi ritrovate anche nell’annata 2021/22, stavolta a campi ed esito invertiti. Dopo non aver incassato sconfitte né ai quarti di finale né in semifinale, Virtus Segafredo Bologna e A|X Armani Exchange Milano si sono affrontate in una bollente Segafredo Arena in Gara 1, quando Datome e soprattutto i 18 punti di Shields hanno permesso all'Olimpia di siglare uno 0-11 di parziale nel secondo periodo e di gestire la rimonta bianconera nel finale, conquistando la vittoria per 62-66. Il secondo atto della finale 2021/22 è stato invece più equilibrato, con la Segafredo capace di avere la meglio grazie alla presenza sotto canestro di Jaiteh (11 punti e 10 rimbalzi) e di uno scatenato Shengelia (22 punti e 8 rimbalzi), piegando le resistenze dell'A|X Armani Exchange e di Rodriguez (75-68 alla sirena finale). Nella terza partita, Milano ingrana le marce alte in avvio di ripresa con un Melli incontenibile da ogni distanza (22 punti e 5 rimbalzi) e un sorprendente Grant (14 punti) a dare ancora più sostegno all'allungo biancorosso per il 94-82 conclusivo. Sulla scia di questo successo e di un secondo e quarto periodo stellari (24-10 e 22-7), Milano si porta sul 3-1 nella serie spegnendo le folate iniziali di Pajola, Weems e Shengelia; a sostenere l'Olimpia c'è sempre un super Shields, autore di 21 punti, 4 assist e 5 recuperi, oltre che di un solido Devon Hall (14 punti e 4 assist). Dopo questo successo biancorosso per 77-62, la Virtus torna a casa e tiene ancora viva la serie grazie a una super tripla di Shengelia e al suo assist per la schiacciata di Cordinier che sigilla il punto del 3-2 per 84-78 in un match equilibratissimo al cardiopalma. Con il ritorno al Forum di Assago, tuttavia, l'A|X Armani Exchange chiude definitivamente la contesa con il netto successo per 81-64 e Gigi Datome come top scorer da 23 punti. Al termine della serie, Shavon Shields è stato premiato come MVP UnipolSai.

Anche nelle LBA Finals UnipolSai 2023, le due big del campionato si sono affrontate all’ultimo atto e sono stati sempre i biancorossi ad avere il vantaggio del fattore campo. Il cammino verso le Finali Scudetto è stato perfetto per la Segafredo (3-0 ai quarti contro Brindisi e contro Tortona in semifinale) e con un piccolo inciampo in Gara 3 dei quarti contro Pesaro per l’EA7 Emporio Armani (la serie contro la Carpegna Prosciutto si è comunque chiusa sul 3-1 mentre Sassari è stata spazzata via in semifinale per 3-0). Ciò che ha caratterizzato la tiratissima serie 2023 è stato il fattore, sempre mantenuto in tutte le sette partite. Si è cominciato a Milano, con l’Olimpia glaciale in Gara 1 a ribaltare la Virtus nell’ultimo periodo (29-18 il break) e a conquistare la vittoria per 92-82 spinta dai super Napier (22 punti) e Hall (15 punti); in Gara 2 il match si è invece deciso nei possessi finali (79-76), con i glaciali Shields e Melli a cronometro fermo e con l’ultimo errore di Teodosic che avrebbe potuto portare il match all’overtime. Nel terzo atto, Bologna si sblocca tra le mura amiche spuntandola con il punteggio di 69-61, grazie alle prestazioni rilevanti di Hackett (13 punti) e Teodosic (12 punti e 7 assist), accorciando sull’1-2 prima dell’epica Gara 4, chiusa sul 93-89 dopo ben due tempi supplementari e decisa ancora una volta da Teodosic. La serie torna poi al Forum di Assago e Milano conquista Gara 5 allungando nella ripresa e sfruttando al meglio il talento di Shields (22 punti), trascinatore nella vittoria che vale il 3-2 Olimpia. La Virtus non vuole però vedere festeggiare i rivali in casa propria, vince comodamente per 85-66 Gara 6 e porta la palpitante al settimo e ultimo atto. La partita del 23 giugno 2023 è quella a più basso punteggio ed è un match a senso unico, indirizzata immediatamente da colui che verrà poi premiato MVP UnipolSai delle finali, Gigi Datome, autore di 16 punti. Vince Milano 67-55, che conquista così la sua terza stella e accorcia sul 2-3 lo svantaggio nelle serie playoff contro Bologna.

Da giovedì 6 giugno 2024 si scriverà il nuovo capitolo in finale della “classica del basket italiano”, che non ha mai deluso le aspettative e che è pronta a regalare spettacolo a tutti i tifosi della pallacanestro. Appuntamento per Gara 1 giovedì alla Segafredo Arena, con la partita che sarà visibile live su DAZN, Eurosport 2 e in chiaro su DMAX e NOVE.

 

Foto storiche dell'archivio Superbasket

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